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Assocalciatori: “Dal Governo scelte illogiche, calciatori discriminati”

“Discriminatoria e illogica”: così l’Associazione Italiana Calciatori definisce la scelta del Governo di far svolgere gli allenamenti degli sport professionistici individuali e di impedirli ai calciatori professionisti “in forma individuale”. In un nota ufficiale l’AIC guidata da Damiano Tommasi auspica “un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni”
A cura di Marco Beltrami
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Dopo la Lega Serie A, anche l'Associazione Italiana Calciatori si schiera contro il Governo sull'argomento relativo alla ripresa degli allenamenti. L'AIC del presidente Damiano Tommasi ha definito "Discriminatoria e illogica", la scelta di far svolgere le sedute di lavoro degli degli sport professionistici individuali e di impedirli ai calciatori professionisti "in forma individuale", esternando le proprie perplessità in un comunicato ufficiale in cui si auspica "un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni"

L'Assocalciatori contro il Governo per la decisione di riprendere gli allenamenti di squadra il 18 maggio

Anche l'Associazione che rappresenta i calciatori non ha gradito le decisioni del Governo (che ha già risposto attraverso le parole del ministro dello Sport Spadafora)in merita alla ripresa degli allenamenti. Dopo la Lega Serie A infatti anche l'AIC ha puntato il dito contro le scelte legate alla modalità di ripartenza dello sport italiano, dicendosi "sorpresa" dalle differenze tra attività individuali e attività di gruppo. Nella nota ufficiale dell'Assocalciatori si legge infatti: "Si ritiene, infatti, discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l'attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020″.

Perché per l'AIC riprendere gli allenamenti di squadra dal 18 maggio può essere controproducente

Nel comunicato diramato dall'AIC si sottolinea anche il come questo tipo di provvedimento possa rivelarsi controproducente, oltre a complicare i piani per un ritorno in campo nei piani previsti dall'Uefa: "La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio!Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è che non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile u.s".

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