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Arriva Vidal, ecco come cambia l’Inter di Conte (e che fine fa Eriksen)

Con l’arrivo di Arturo Vidal all’Inter Antonio Conte ottiene il “guerriero” che immaginava per la sua squadra da gennaio scorso. Perché ha caldeggiato tanto il suo innesto? Le ragioni sono di tipo tattico. Oltre a rigenerare Erkisen, nella testa del tecnico salentino c’è ancora una pedina che vorrebbe a Milano ma costa troppo.
A cura di Maurizio De Santis
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Antonio Conte non lo ha mai nascosto. Se gli chiedessero quale calciatore vorrebbe sempre con sé farebbe il nome di uno in particolare: Arturo Vidal. È il "guerriero" che si augura di avere in trincea quando infuria la battaglia: lo disse ai tempi della Juventus, lo ribadisce oggi che il cileno (33enne) firma il nuovo contratto con l'Inter (fino al 2022, stipendio da 6 milioni netti). È la pedina che (gli) mancava per quadrare la squadra: ne auspicò l'ingaggio a gennaio scorso, ha dovuto attendere qualche mese e sfiorare quasi la rottura con il club per accogliere l'ex centrocampista del Barcellona.

Perché Vidal è così importante? La duttilità con la quale interpreta il ruolo è tale da consentire al tecnico tre soluzioni tattiche, compresa la possibilità di dare (finalmente) un'identità a Eriksen, finora rimasto dietro le quinte e ai margini delle scelte del tecnico (gli ha preferito finanche Gagliardini). L'ipotesi più gettonata è il modulo che ha spesso contraddistinto le idee dell'allenatore: nel 3-5-2 la posizione e la figura del sudamericano conferisce dinamismo, esperienza, equilibrio alla squadra. Brozovic o Sensi (dipende dalla permanenza o meno del croato) finirebbero in cabina di regia con due mezze-ali di lotta e di governo.

L'Inter si fa in tre con il cileno. Se credete che l'ex ct abbia in mente una formazione (solo) tutta impostata sulle ripartenze da affidare alla velocità di Lautaro e alla fisicità di Lukaku vi sbagliate. E la chiave di volta è proprio l'ex di Juventus e Barcellona. Come? Basta dare un'occhiata ai compiti e agli interpreti del copione che annovera il 3-4-1-2: Vidal può essere schierato alle spalle delle punte oppure accanto a Barella a mo' di alfiere che protegge il passo e le geometrie più sofisticate di Eriksen. Ipotesi che rientrano nel corredo accessorio di ragionamenti sull'arrivo del cileno. Sempre che non si trovino soldi e opportunità per regalare all'allenatore l'altro calciatore che immagina per il suo centrocampo: quel N'Golo Kantè avuto a Londra e che da Londra non partirà per meno di 60 milioni, cifra che al momento l'Inter non può permettersi.

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