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Mondiali in Qatar 2022

Argentina-Francia è già iniziata, Martinez zittisce Mbappè: “Deve tacere, sa poco di calcio”

Il portiere dell’Argentina, Emiliano ‘Dibu’ Martinez ha voluto rispondere alla stella francese infuocando la vigilia della finale mondiale: “Quando non hai esperienza, è meglio non parlare”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Finale tra Francia e Argentina anche se si giocherà solamente domenica sera allo stadio Lusail di Doha è già iniziata da tempo. Attraverso confronti e statistiche tra i giocatori in campo, dichiarazioni, ironie e sarcasmi da parte delle due tifoserie, senza privarsi nemmeno del classico "complotto" pre partita che sta animando le giornate e le notti di migliaia di francesi e argentini. E poi ci sono loro, i diretti interessati che non hanno perso occasione per pungolare la parte opposta scuotendone la vigilia.

A mettere il sale sulla coda dei francesi ci ha pensato Emiliano Martinez, il portiere dell'Argentina, il riconosciuto secondo leader nello spogliatoio della Seleçiòn. L'estremo albiceleste ha così voluto rispondere a poche ore dall'inizio della finale dei Mondiali non ad un avversario a caso, bensì all'Avversario con la "A" maiuscola, Kylian Mbappè accendendo ulteriormente una rivalità che avrà come ultimo atto i prossimi determinanti 90 minuti.

Recentemente la stella del PSG e della Francia era stata chiamata in causa su chi potesse vincere i Mondiali e il suo pensiero non aveva trovato alcun timore nell'indicare che ancora una volta il calcio europeo l'avrebbe fatta da padrone. Ricordando soprattutto il successo della stessa Francia in Russia nel 2018, Mbappè aveva dato una spiegazione a suo avviso più che logica: "Il vantaggio che abbiamo in Europa è che giochiamo sempre tra di noi con partite di alto livello, come la Nations League. Quando arriviamo ai Mondiali siamo pronti, mentre Brasile e Argentina non hanno questo livello in Sudamerica. Il calcio non è così avanzato come in Europa. Ecco perché agli ultimi Mondiali a vincere sono sempre gli Europei".

Parole e pensieri comprovati dai fatti: è dal 2002 che una Nazionale sudamericana non si impone in una Coppa del Mondo. L'ultima volta fu il Brasile che vinse la sua quinta coppa battendo la Germania, poi il nulla con un assolo incontrastato delle Nazionali europee: nel 2006 l'Italia, nel 2010 la Spagna, nel 2014 la Germania e nel 2018, appunto, la Francia. Adesso, anche in Qatar c'è l'occasione per ribadire il concetto con la nazionale transalpina che sfiderà l'Argentina, lasciando per il ventesimo anno il Sudamerica a bocca asciutta. Ma non senza un contraddittorio.

A rispondere in modo piccato a Mbappè è stato proprio Emiliano "Dibu" Martinez che di nazionalità è argentino ma che milita nel migliore campionato europeo, la Premier League difendendo la porta dell'Aston Villa e che, dunque ben conosce la duplice realtà del calcio continentale e di quello sudamericano. Così, non ha perso tempo nell'approfittare del fianco offerto per una nuova pungolatura pre gara: "Mbappè non ha mai giocato in Sudamerica e quando non hai questa esperienza, è sempre meglio evitare di parlarne. Ma non importa, perché noi siamo una grande squadra, riconosciuta come tale…Non ne sa abbastanza di calcio".

Una stilettata diritta e precisa su un argomento che per i giocatori sudamericani è carne viva al fuoco. Recentemente era tornato sulla questione lo stesso Lionel Messi che aveva raccontato come la discussione fosse viva anche in uno spogliatoio eterogeneo come quello del PSG – dove, appunto, c'è anche Mbappè. "Quando siamo tornati da una qualificazione, abbiamo detto ai nostri compagni di club come non sanno quanto sarebbe difficile per loro qualificarsi per la Coppa del Mondo. Si deve  andare lì a giocare, in quota con il caldo, in Venezuela".

Kylian Mbappè e Leo Messi: compagni nel PSG avversari nella finale mondiale tra Francia e Argentina
Kylian Mbappè e Leo Messi: compagni nel PSG avversari nella finale mondiale tra Francia e Argentina

Oltre alle differenze climatiche e ambientali la realtà è che le qualificazioni mondiali in Sudamerica sono completamente differenti – e forse più difficili ancora – di quelle europee: 10 nazioni nella CONMEBOL si sfidano per soli quattro posti automatici e un posto nei playoff, mentre 55 paesi europei sono divisi in 10 gironi per conquistare 13 posti per la Coppa del Mondo. Cosa che hanno fatto l'Argentina e la Francia, che si ritroveranno faccia a faccia domenica sera. Proprio come Emiliano Martinez e Kylian Mbappè, anche per determinare quale sia il migliore tra il calcio sudamericano e quello europeo. Ennesima sfida, nella sfida.

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