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Anguissa infortunato in nazionale: come sta e cosa si è fatto, Conte non ha un sostituto

La nota della federazione spiega come sta e quali sono le condizioni del calciatore del Napoli: “Ha interrotto l’allenamento per uno stiramento al bicipite femorale”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'infortunio di Anguissa è l'ennesima brutta notizia per il Napoli che perde un altro pezzo importante della squadra, una colonna della rosa a disposizione di Antonio Conte che non ha un sostituto vero e proprio né per ruolo né per caratteristiche fisiche. Il centrocampista s'è fatto male in nazionale, durante un allenamento del Camerun. Come sta, cosa si è fatto e quali sono le sue condizioni? Una nota ufficiale della federazione spiega che "è stato costretto a interrompere la seduta a causa di uno stiramento al bicipite femorale". Gli esami strumentali che svolgerà nelle prossime ore e lo scambio d'informazioni con il club azzurro chiariranno qual è la reale entità del problema muscolare e quante partite sarà costretto a saltare oltre a quelle con la selezione del suo Paese.

Quali sono i tempi di recupero. Dipende dal grado di gravità del disturbo: se lieve (1° grado), circa due settimane perché la parte dolente riguarda una percentuale minima di fibra muscolare; se moderata (2° grado) occorre circa un mese; se grave (3° grado) i tempi si dilatano notevolmente a seconda della lesione riscontrata.

Anguissa aveva risposto alla convocazione dei "Leoni Indomabili" per disputare in Marocco la semifinale dei playoff Mondiali in programma domani (alle 20) contro la Repubblica Democratica del Congo. In caso di vittoria, il Camerun scenderà di nuovo in campo a distanza di qualche giorno: domenica sera, sempre a Rabat, per la finale eventuale contro la vincente di Nigeria-Congo (prevista per domani alle 17).

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Anguissa colonna del Napoli di Conte, non c'è un ricambio all'altezza

L'ex Fulham è stato un punto fermo del Napoli che ha vinto lo scudetto con Spalletti e s'è confermato tale anche durante lo scorso campionato, vinto dagli azzurri con Conte in panchina. La sua assenza è una di quelle che pesano tanto sull'assetto della squadra anche perché non c'è un ricambio all'altezza. Casella rimasta vacante a causa di quanto avvenuto nell'estate scorsa quando il club, complice il grave infortunio subito da Lukaku in ritiro, modificò in corsa i piani di mercato e spostò le risorse investendo sull'ingaggio di un attaccante (Hojlund).

Non ha mai saltato una partita finora: 4 gol "pesanti" in Serie A

Quanto sia importante Anguissa per Conte lo dimostra un dato: ha giocato le 11 partite di Serie A disputate finora e, eccezion fatta per quella col Pisa (32 minuti), è stato in campo per 90 minuti; 4 su 4 anche le presenze in Champions. Quattro le reti realizzate in campionato, tutte pesanti: decisive quelle con Cagliari e Lecce, pesanti quelle con Inter e Genoa. Nel corredo accessorio figurano anche 2 assist nella vittoria per 3-1 a Firenze.

Club sul mercato a gennaio per colmare la lacuna in rosa: due i nomi caldi

Ecco perché a gennaio, in vista della sessione invernale e della Coppa d'Africa, il Napoli ha già pensato di intervenire per aggiungere un altro elemento prezioso alla rosa. E lo stop di Anguissa in Camerun fa comprendere quanto sia fondamentale colmare quella lacuna. I nomi più caldi sono due: il centrocampista del Manchester United, Kobbie Mainoo, che a Old Trafford non trova spazio e ha bisogno di giocare; Lorenzo Pellegrini della Roma che ha il contratto in scadenza nel 2026 e nei mesi scorsi era stato già accostato ai partenopei.

Il Napoli tormentato dagli infortuni, stagione travagliata

L'infortunio di Anguissa allunga la lista dei giocatori che finora, in momenti diversi e a causa di problemi di differente gravità, hanno marcato visita. Prima del centrocampista, in ordine di tempo, si sono fermati Leonardo Spinazzola (infiammazione al pube, rientro da valutare), Billy Gilmour (affaticamento muscolare, dovrebbe tornare a disposizione dopo la sosta), Alex Meret (frattura del metatarso, rientro previsto a fine dicembre), Romelu Lukaku (lesione di alto grado del retto femorale, rientro previsto a inizio dicembre) e Kevin De Bruyne (lesione di alto grado del bicipite femorale, non sarà in campo prima di marzo).

Acciacchi a macchia di leopardo che hanno colpito a più riprese anche altri elementi della squadra di Conte, tutti di natura muscolare. Nei bollettini medici sono finiti anche Politano, McTominay, Buongiorno, Simeone, Olivera, Rrahmani, Mazzocchi, Neres, Lobotka e Hojlund.

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