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Altro che Messi, è Hakimi il pupillo di Pochettino: “Mi risponde solo lui”

L’ex Inter sta dimostrando tutto il suo valore e finora è l’acquisto più decisivo fatto dal Psg durante la sessione estiva di calciomercato. Più di Lionel Messi, Sergio Ramos e Donnarumma. Lo dimostra non solo la doppietta che ha regalato la vittoria alla sua squadra in casa del Metz, ma anche un grande contributo in fase difensiva e un atteggiamento positivo riconosciuto da tutti all’interno dello spogliatoio.
A cura di Andrea Lucia
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Nel mercato estivo faraonico del Paris Saint Germain c'è un acquisto che sta facendo la differenza più di tutti. Più di Lionel Messi e Sergio Ramos, più di Gianluigi Donnarumma e Georginio Wijnaldum. Il suo nome è Achraf Akimi, strappato all'Inter per una cifra intorno ai 70 milioni di euro, compresi i bonus. Ieri sera, nel turno infrasettimanale di Ligue1 contro il Metz, il terzino marocchino ha regalato da solo la vittoria alla sua squadra con una doppietta.

L'ultimo gol, in particolare, è stato un mix di tecnica, rapidità e intelligenza tattica. Oltre ad essere stato siglato nei minuti di recupero, quando si presume che la stanchezza possa prendere il sopravvento. Non è stato così. Eppure Hakimi ha sempre giocato tutte le partite ufficiali da quando ha vestito la nuova maglia: 7 in campionato e 1 in Champions League, senza dimenticare la Supercoppa di Francia. Pochettino non ha mai voluto farne a meno e il 22enne lo ha ripagato collezionando tre reti e due assist. Di questo passo, fino a fine stagione, raggiungerà la doppia cifra in entrambe le statistiche.

Oltre al suo enorme contributo offensivo, a convincere sul rendimento di Hakimi è stata anche la fase difensiva. Mauricio Pochettino lo ha confermato in conferenza stampa: “Sono molto contento per lui, è un bravissimo ragazzo. Non ci dà solo soluzioni per attaccare. Lavora anche sulla fascia in fase difensiva. E sono molto felice per lui". Da Parigi fanno sapere che il terzino si è anche integrato subito, come ha rivelato un piccolo aneddoto raccontato dall'allenatore argentino davanti ai giornalisti: “Ieri (martedì, ndr) , a fine allenamento, gli parlo e gli chiedo come sta. È una domanda che faccio a tutti ma nessuno ricambia. Lui invece mi ha detto: ‘Sto bene, e tu allenatore come stai?'".

Dopo Milano, la città in cui ha vinto lo scudetto con i nerazzurri, Hakimi si sta ambientando alla grande anche a Parigi. Lo rivela lui stesso alla tv del Psg: "Tutti sono molto gentili con me. Quando mi sarò sistemato, andrò alla scoperta della città della quale mi hanno tutti parlato benissimo. Ho tanta voglia di conoscerla e di conoscerla bene. Per il momento ho cenato vicino alla Torre Eiffel. Ho passeggiato per il museo del Louvre e ho girovagato un po' ".

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