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Allenatore fa da scudo umano all’arbitro: vuole proteggerlo dai suoi stessi calciatori

L’episodio è avvenuto al termine del match tra Antalyasport e Fenerbahçe, ha visto protagonista l’ex calciatore (oggi tecnico), Sahin. “Chiediamo giustizia e rispetto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gesto di Nuri Sahin al termine della gara persa col Fenerbahçe.
Il gesto di Nuri Sahin al termine della gara persa col Fenerbahçe.

Nuri Sahin mostra molto buon senso e sangue freddo al termine della partita del campionato turco. La sua squadra, l'Antalyaspor, ha perso per 2-1 contro il Fenerbahçe: bruciano la sconfitta e, più ancora, la decisione del direttore di gara di non convalidare la rete del possibile pareggio. E i calciatori perdono la testa. Dalle immagini si evince il loro nervosismo e rischiano grosso quando provano ad avvicinarsi al direttore di gara. Protestano, vogliono spiegazioni, hanno un diavolo per capello.

Il loro allenatore legge in anticipo quella situazione: da ex calciatore Sahin sa benissimo cosa può accadere e quale potrebbe essere la reazione del fischietto una volta accerchiato. E allora con il suo atteggiamento da un lato sembra fare muro e proteggere il direttore di gara (e i suoi collaboratori), dall'altro evitare guai peggiori e sanzioni beffa ai suoi calciatori. In realtà ci riuscirà fino a un certo punto anche perché l'ufficiale, Saglam, evidentemente stanco di quegli atteggiamenti, estrae il cartellino rosso ed espelle uno dei collaboratori.

L'allenatore dell'Antalyaspor intima a calciatori e staff di allontanarsi.
L'allenatore dell'Antalyaspor intima a calciatori e staff di allontanarsi.

Conciliante e prudente sul rettangolo verde, non altrettanto diplomatico nel corso delle interviste. Sahin cambierà profilo una volta rientrato nello spogliatoio, tant'è che nel rispondere alle domande dei giornalisti chiarirà il proprio pensiero offrendo uno spunto di riflessione polemico. "Questo direttore di gara non è nuovo a episodi del genere – ha ammesso l'ex Borussia Dortmund -. Abbiamo più volte ripetuto che non vogliamo arbitri alle prime armi".

Lo sfogo di completa alimentando qualche sospetto e coinvolgendo nel discorso anche altre società. "Chiediamo giustizia non solo per la nostra squadra, ma per tutti i club di Antalya – ha aggiunto -. E da parte della federazione turca ci aspettiamo chiarimenti…". In particolare su un aspetto: ovvero, se ci sono registrazioni o meno del dialogo tra Var e direttore di gara su questioni di fuorigioco.

Il tecnico fa da scudo agli ufficiali di gara.
Il tecnico fa da scudo agli ufficiali di gara.

La situazione di classifica dell'Antalyaspor s'è fatta complicata: il club, reduce da ben 3 sconfitte consecutive, è scivolato in quindicesima posizione, in bilico sulla zona retrocessione (è quintultimo per differenza reti) e molto distante dalla zona Coppe: -14 e -19 da Basaksehir e Fenerbahçe (rispettivamente terzi e secondi) che occupano un piazzamento in Europa League; nettamente lontano dalla vetta (-20) occupata dal Galatasaray.

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