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Allegri ne ha per tutti e manda un messaggio: “In questo momento bisogna stare solo zitti”

Nel delicato momento che stanno attraversando società e squadra, Massimiliano Allegri ha un unico preciso pensiero: “La Juventus ha il dovere di avere le idee chiare. Le lamentele sono inutili”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus si appresta alla sfida di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter in un momento particolare, sia sul campo che fuori. E Max Allegri lo sa perfettamente, conoscendo l'ambiente bianconero nei dettagli, guidandone la squadra da sette anni, tolta l'ultima parentesi. E sa anche che tutto, non solo la partita di San Siro di mercoledì sera, fa parte di un contesto molto più ampio e a lungo termine. Che riguarda ciò che è accaduto nelle ultime settimane e che potrebbe accadere anche in vista della prossima stagione, rivolgendosi principalmente al proprio ambiente bianconero.

Un rebus, per gli amanti dei giochi enigmistici tra i più cervellotici. Così sembra apparire la realtà juventina nelle parole di Max Allegri nella conferenza pre Coppa Italia dove i temi toccati sono molteplici ma che vergono sempre ad uno stesso preciso punto: qual è il clima che si respira alla Continassa? Tra squalifiche date e poi tolte, l'attesa di una classifica definitiva, le polemiche nelle ultime gare, le quattro sconfitte consecutive in campionato, gli obiettivi prossimi futuri e quelli a lungo termine per la stagione prossima. In mezzo delle partite "decisive" da disputare, in un ambiente che rischia di piangersi addosso.

Un calderone che tempesta Allegri al di là di sapere chi giocherà contro l'Inter, se Miretti, Pogba, non Vlahovic (che accusa una distorsione). Ciò che conta è tenere saldo il timone e dare un segnale forte. Così la risposta principale arriva nel cuore di una conferenza dove senza citare nessuno Allegri ne ha comunque un po' per tutti, all'interno del mondo bianconero. E che si riassume in una frase che non ammette interpretazioni: "In questo preciso momento bisogna stare solamente zitti".

Perché? Perché lo spiega lo stesso tecnico bianconero: "Le lamentele non portano a niente. Non aiutano, fanno solamente sprecare importanti energie". Il rifermento? Alle polemiche tra tifosi nel post Inter in Coppa Italia e a quelle dopo il Napoli, ma anche – forse – ad un Landucci oltre le righe, oggi squalificato per un turno dal Giudice Sportivo e a se stesso, reo di qualche frase inopportuna di troppo.

Perché "il gol subito contro il Napoli non responsabilità di nessuno. Se non nostra e dobbiamo essere arrabbiati perché abbiamo noi lasciato un punto sul campo" sottolinea ancora Allegri, ritornando sul finale di partita all'Allianz culminata con la stoccata di Raspadori che ha bruciato una Juventus infastidita, fermata sul quarto k.o. consecutivo. Perché "dobbiamo tornare a vincere" evidenzia ancora il tecnico che va oltre toccando il tasto dolente del futuro, che va oltre la fine di questa stagione, in vista anche di ciò che potrebbe accadere per la prossima, tra possibili pendenti squalifiche europee e nuove reali penalizzazioni in classifica.

Perché "io sono un aziendalista, dobbiamo pensare a finire bene il campionato arrivando secondi e raggiungere le due finali ancora in palio" ricorda Allegri, che non dimentica un ultimo pensiero alla stessa società: "Bisogna avere le idee chiare su ciò che dev'essere la stagione prossima e la Juventus dovrà programmare assolutamente il futuro perché manca un mese e mezzo. Perché si sa che si dovrà tornare a vincere". Messaggio forte e chiaro. Ricevuto?

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