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Arresti tra ultras di Milan e Inter

Nell’inchiesta sugli ultras di Inter e Milan c’è anche Matteo Norrito, “Chuck” è stato il bodyguard di Berrettini

The Hammer c’entra nulla con l’indagine in corso (e non risulta indagato), il suo nome è emerso solo perché aveva scelto Norrito come guardaspalle nel suo momento di maggior fulgore mediatico.
A cura di Maurizio De Santis
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Matteo Norrito è una delle 19 persone raggiunte da misure cautelari nell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano sulle attività illegali condotte nelle Curve dell'Inter e del Milan. "Chuck" (come emerso dalle intercettazioni) è il soprannome del pugile, tifoso nerazzurro, che nel mondo dello sport è conosciuto anche per un altro motivo: è stato il bodyguard del tennista, Matteo Berrettini. The Hammer c'entra nulla con l'indagine in corso (e non risulta indagato), nemmeno poteva sapere – a prescindere dal rapporto di collaborazione – cosa facesse quella persona che aveva scelto per proteggere se stesso, la propria privacy. Il campione romano aveva scelto di circondarsi della sua professionalità dopo aver raggiunto una grande popolarità: almeno in apparizioni pubbliche, voleva accanto a sé quell'uomo che aveva il compito di tenere a distanza di sicurezza tutti coloro che non era autorizzati ad avvicinarsi.

Il momento di maggior fulgore di Berrettini è stato nel 2021, con l'arrivo nella finale a Wimbledon. Allora Jannik Sinner era solo un ragazzo, ci sarebbe voluto ancora un po' prima che riuscisse a occupare spazi mediatici e sportivi tali da diventare il numero uno al mondo. La scena in quel frangente era tutta per il romano che di lì a poco avrebbe pagato dazio alla malasorte per la sequenza di infortuni che lo ha stoppato sul momento più bello.

C'era Norrito a guardare le spalle a Berrettini in occasione delle ATP Finals di Torino nel 2021 e anche nell'anno successivo, in occasione di altri impegni pubblici che hanno visto il tennista protagonista, lui era lì a fare il proprio dovere. Era rimasto sulle sue tracce anche nei tornei ATP di Firenze e di Napoli: eventi durante i quali la sua presenza non passò inosservata perché era nei pressi della panchina sulla quale era accomodato The Hammer a ogni incontro. Una figura ulteriore per garantire sicurezza oltre al personale già ingaggiato.

A testimonianza che tra i due s'era creato un legame di fiducia reciproca c'è stato anche un altro episodio: nello scorso mese febbraio Berrettini aveva partecipato da ospite al Merate Fight Night, riunione di pugilato a cui partecipava lo stesso Norrito. "Chuck" aveva ripreso a boxare qualche mese prima dopo essersi allontanato dal ring per circa otto anni. Basta dare un'occhiata al suo profilo su Instagram per verificare la sua "fede" nerazzurra e la passione per la "nobile arte" che gli era servita anche per l'attività di bodyguard.

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