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Allegri firma la resa della Juventus: “Scudetto all’Inter, è la squadra più forte”

Max Allegri si gode il punto conquistato dalla Juve a Bergamo ma smorza chi sogna facili rimonte: “L’ho detto da sempre, non è perché gufo. E tre davanti sono troppe”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus torna indenne anche dalla trasferta di Bergamo, in una gara a volte dominata, in altre subita e alla fine risolta oltre il 90′ per il rotto della cuffia. Nessun tridente debordante, nessun Vlahovic irresistibile: è servito un colpo di testa su corner di Danilo per rimediare allo svantaggio e mantenere inalterata la posizione in classifica, sempre al quarto posto in piena zona Europa. Per Max Allegri una sorsata di puro ossigeno dopo un secondo tempo in apnea con la conferma di aver ritrovato un gruppo che – pur ritrovandosi con il classico problema di andare in gol facilmente – è tornato a non mollare nulla sul campo. Fino alla fine.

Pericolo scampato e sorrisi a bordo campo al momento del pareggio, poi spazio anche un filo di ironia con cui ha condotto le interviste del post gara. Per Allegri il momento è decisamente positivo ma il suo compito è mantenere anche il realismo per un ambiente che si sta esaltando dopo la campagna invernale di rafforzamento e che spera in una cavalcata in recupero sino al primo posto. Impossibile, stando alle dichiarazioni post Atalanta: "Non siamo noi la squadra più forte, è l'Inter. Sono loro che possono vincere lo scudetto e lo dico da sempre non perché gufo". Per la Juventus c'è il quarto posto, con un refrain che il tecnico riprende dalle dichiarazioni pre gara quando aveva sottolineato che "tre squadre davanti sono troppe".

Il concetto si basa sui fatti, non su ciò che si sta vedendo dal girone di ritorno e nelle ultime gare di quello d'andata in cui la Juventus ha risaluto la china: "Se avessimo oggi 4 punti in più allora potremmo considerarci in lizza ma non è così. Con il massimo rispetto per Milan e Napoli sono loro che hanno la rosa più forte, così come ha già detto anche Spalletti.  In testa oggi c'è il miglior attacco o la seconda miglior difesa, io credo che negli ultimi 12 anni solo una volta non ha vinto la miglior difesa, credo con Sarri, ma c'era anche la pandemia ed è stato strano".

Poi, spazio al match contro l'Atalanta che aveva un peso specifico non indifferente per dimostrare di essere all'altezza delle migliori: "Abbiamo ottenuto un punto importante, ci tenevamo a vincere ma così abbiamo allungato la striscia positiva. Comunque è impossibile pensare alle squadre davanti a noi, dobbiamo solamente migliorare le nostre prestazioni e nell'ultimo passaggio che ci è mancato anche stasera. Tecnicamente sono soddisfatto anche se abbiamo rischiato di perdere la gara contro una buona Atalanta".

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