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Alessandro Alciato lascia Sky con una dedica velenosa: “Solo una persona non si è fatta viva”

Dopo 17 anni Alessandro Alciato lascia Sky Sport. Il 43enne giornalista ha annunciato lui stesso l’addio all’emittente satellitare con un lungo post su Instagram in cui ha ringraziato tutti i colleghi e i direttori incrociati lungo la sua lunga avventura professionale. Ma nella coda c’è una punta di veleno: “Solo una persona non si è fatta viva”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Gli addii a Sky Sport di volti noti continuano dopo che nelle scorse settimane hanno lasciato l'emittente satellitare Riccardo Trevisani e Marco Cattaneo tra i telecronisti, Lele Adani e Massimo Ambrosini tra le seconde voci. Stavolta ad annunciare la separazione dopo ben 17 anni è Alessandro Alciato, storico bordocampista ed inviato. Il 43enne giornalista di Biella ha comunicato la fine del suo rapporto professionale con Sky con un post su Instagram carico di messaggi per il mondo che abbandona. Tutti di affetto, empatia e condivisione, tranne uno.

"Lascio Sky, dopo 17 anni. Oggi è stato il mio ultimo giorno – scrive al fianco di una bellissima foto che lo ritrare assieme al compianto Paolo Rossi, anch'egli passato per gli studi di Sky Sport – E’ difficile prendere sonno perché inizia una rincorsa contro il tempo, non quello che verrà, ma il tempo che è stato. Attimi da mettere in fila nella memoria, con delicatezza. Rimanere svegli significa avere più tempo a disposizione per pescare flash dentro di sè, all’improvviso. Luci di passaggio. Non è stato lavoro, è stata vita. Meravigliosa, intensa. Bella. Sono arrivato come Alessandro, dopo pochi giorni sono diventato Teemu. Per Paola, Claudia e Geri lo sono ancora oggi. Mi chiamano così e ogni volta che li guardo spero che capiscano cosa sto pensando: ‘Vi voglio bene'. Per tutti gli altri sono Alci, che è allo stesso modo affettuoso e mi piace. Negli ultimi 17 anni sono stato fortunato, ho incontrato anche l’amore".

Alciato ringrazia sentitamente chi lo ha contattato appena si è diffusa la notizia del suo addio, ovvero la grande maggioranza, visto che all'appello manca soltanto uno: "Grazie a tutti i colleghi (un onore e un privilegio incontrarvi) per le telefonate e i messaggi di queste ore. Solo una persona non si è fatta viva, quindi la media è quasi perfetta".

Chi sia la persona in questione peraltro lo si evince chiaramente da un'altra parte del post, dove spende parole di grande stima e gratitudine per tutti i direttori avuti. Tutti appunto tranne uno: "Fra Sky Sport e Sky Sport 24 ho avuto Direttori con la lettera maiuscola: Giovanni Bruno, Massimo Corcione e Fiorenzo Pompei, le mie stelle polari. Poi Fabio Guadagnini, Fabio Caressa, Matteo Marani (se lo cerchi sul dizionario dei sinonimi lo trovi alla ‘q' di qualità), Giuseppe De Bellis. Sono stati loro i miei Direttori. Nelle riunioni e nelle chat di lavoro parlavano di concetti altissimi, non di Sabrina Salerno. Grazie. Grazie per avermi voluto".

Tra i Direttori con la D maiuscola e che non parlavano di Sabrina Salerno – che peraltro si ritrova incolpevolmente tirata in ballo da Alciato come esempio della pochezza delle riunioni e chat di lavoro – manca Federico Ferri, attuale direttore responsabile di Sky Sport. L'addio di Alciato lascia dunque dietro di sé una coda velenosa nei confronti di Ferri, già finito al centro dell'attacco social di Bobo Vieri ("evidentemente non sei un uomo vero") quando venne indicato da Adani come l'autore del proprio siluramento "giusto con una telefonata".

Alciato ringrazia invece a profusione "i suoi Direttori": "Per avermi designato su Ascoli-Milan, il mio primo bordocampo (guardavo lo stadio Del Duca e vedevo il Bernabeu, poi ci sono arrivato) e da lì tutto è partito. Ma soprattutto per avermi mandato a Coverciano. Mi è capitato di piangere in un angolo, per la semplice emozione di esserci. C’ero all’Olympiastadion di Berlino il 9 luglio 2006 e a Wembley l’11 luglio 2021, dove Chiellini mi ha abbracciato e Verratti regalato la sua maglia. Mi sono commosso. Non si chiama debolezza, si chiama felicità assoluta. E non me ne vergogno. Giorgio e Marco sono gli ultimi due flash pescati in queste notti insonni".

I ricordi indimenticabili sono tanti e chissà che un giorno le strade di Alciato e Sky non tornino ad incrociarsi, viste le parole usate dal giornalista per congedarsi: "Arrivederci Sky, grazie di tutto. Di cuore. 17 anni sono volati. A 18 si diventa maggiorenni. Si esce di casa. Ma casa, resterà per sempre tale".

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