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Adesso parla Immobile, ha sentito troppe cose: “Inventate cattiverie su di me”

Dopo la tripletta al Genoa, Immobile ha voluto rispondere alle critiche ricevute nelle scorse settimane dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2022 con la Nazionale Italiana.
A cura di Vito Lamorte
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Ciro Immobile segna una tripletta al Genoa e rilancia le ambizioni europee della Lazio, che si issa al quinto posto con 55 punti in attesa delle gare di Roma e Atalanta. Il centravanti dei biancocelesti a Marassi si è preso sulle spalle la sua squadra e ha infilato per tre volte la porta dei rossoblù: il numero 17 ha battuto Sirigu due volte con il destro e una di testa, superando Giampiero Boniperti (178 gol) al quattordicesimo posto nella classifica all-time dei marcatori del campionato italiano  e portandosi ad solo una distanza da Fabio Quagliarella al tredicesimo posto (180).

Il bomber biancoceleste, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato del suo momento e delle critiche ricevute nelle scorse settimane, togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe: “Le critiche fanno parte di questo sport, poi quando si inventano cattiverie e storie mi butto giù. Ho le stesse responsabilità di ogni giocatore del gruppo Nazionale che ha fallito. Se si vince e si perde lo si fa insieme".

Immobile era finito sul banco degli imputati dopo la mancata qualificazione dell'Italia per la finale dei playoff di qualificazione per i Mondiali 2022 per il suo rendimento con gli Azzurri nelle ultime uscite e lo stesso attaccante ha risposto alle tantissime critiche che gli sono state rivolte: "Sono più che dispiaciuto dell'eliminazione al Mondiale, ma ho le stesse responsabilità di tutti gli altri. Quando arriva una sconfitta così grande non si può puntare il dito contro nessuno. Il pensiero di Sarri? Ho risposto che sono uno che non si tira indietro. Devo decidere cosa fare con la Nazionale, ora penso a finire la stagione con la Lazio".   

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In merito al suo rendimento con la Lazio, Immobile ha parlato del lavoro fatto insieme ai compagni e ai Sarri per essere sempre pericoloso in zona gol: "Il mister e i compagni mi aiutano a fare tanti gol, il merito va a loro, alla mia famiglia che mi sta sempre vicino. Queste sono le cose importanti. Importante crescere, ci serve. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ci serve continuità, ora ci stiamo divertendo e facciamo divertire. Sarri? Abbiamo passato una settimana a parlare dicendo che ho fatto il trequartista invece che la punta con il Sassuolo. Mi ha detto: “Non ti trasformare”. Dedico i gol alla mia famiglia, a mia, moglie, a mio fratello e al mio nipotino che ieri ha compiuto gli anni".

In merito alla lotta per il titolo di capocannoniere con Vlahovic, che ieri ha segnato il 22° gol ma lui ha risposto portandosi a 24, ha affermato: “Vlahovic sta facendo un grande campionato, è difficile quest’anno come sempre vincere la classifica marcatori".

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