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Adani senza pietà su Allegri: “Non ha fatto un salto mentale, ma il calcio è cambiato”

La doppia sconfitta con Sassuolo e Verona in campionato ha spinto la Juventus al pugno duro con la squadra: tutti i ritiro almeno fino a sabato prossimo. Zenit in Champions e Fiorentina in Serie A le gare per invertire il trend negativo. Allegri è nel mirino della critica: “Non ha fatto un salto mentale, ma il calcio è cambiato”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Juventus in ritiro. La doppia sconfitta in campionato contro Sassuolo e Verona è un terremoto che scuote la squadra e il club dalle fondamenta. Uno scossone fortissimo per Massimiliano Allegri che resta sulla panchina ma rischia di essere sbalzato dal prossimo movimento tellurico. L'una peggio dell'altra: le ultime prestazioni dei bianconeri (ko in rimonta e addirittura schiantati dall'uno-due micidiale di un Simeone scatenato al Bentegodi) hanno spinto la società a usare il pugno duro.

Il tecnico non ha usato giri di parole per commentare cosa sta accadendo, alludendo all'atteggiamento dei calciatori: "Serve rispetto", ha sentenziato in conferenza stampa censurando l'approccio non da grande squadra. Non basta più il corto muso tanto criticato ma efficace, ovvero la capacità di ottenere il massimo risultato con il minino sforzo (quanto a numero di reti). E adesso che le cose vanno malissimo (lontana dalla vetta e fuori dalla zona Champions League) addirittura l'allenatore invocato e accolto cone salvatore della patria, osannato dopo Maurizio Sarri e Andrea Pirlo è nel mirino della tifoseria. #Allegriout è l'hashtag che ha fatto capolino dopo la disfatta con l'Hellas e la dice lunga su quanto sia bollente la situazione.

Ecco perché per ritrovarsi e serrare i ranghi i bianconeri resteranno in clausura almeno fino a sabato prossimo. In mezzo c'è la gara di Coppa contro lo Zenit San Pietroburgo (altro tassello da mettere per chiudere del tutto la qualificazione agli ottavi) che fa da prologo alla sfida con la Fiorentina. Molto più di un banco di prova. "Allegri ha bisogno di aiuto – ha ammesso Daniele Adani durante l'intervento a 90° minuto -. Chiamo in causa la società, che deve stargli vicino".

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Una carezza e una critica – ma il pensiero dell'ex calciatore, oggi opinionista è noto – rivolta al tecnico toscano che non è riuscito né a trovare la quadra né a imprimere la svolta. I risultati e una classifica così negativa lasciano aperto ogni scenario. "Questo tipo di calcio va cambiato e rinnovato – ha aggiunto Adani -. La Juve è tagliata fuori fallo scudetto, ma deve raggiungere il quarto posto".

In discussione. Tutto avrebbe immaginato Allegri di trovarsi in questa situazione a questo punto della stagione. Le attenuanti non mancano ma il trend di rendimento è preoccupante. "La fiducia in lui è totale, ma ci deve essere un confronto. Allegri non ha fatto un salto mentale, ma il calcio è cambiato. La comunità di tifosi più grande d’Italia merita altro".

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