Acerbi racconta la strana reazione dell’Inter dopo la finale col PSG: “Non eravamo inca..ati, niente”

Francesco Acerbi è tornato a parlare di quella notte del 31 maggio scorso quando l'Inter perse in maniera netta la finale di Champions League contro un PSG travolgente. Il 5-0 è una ferita ancora aperta per i tifosi ma anche per i giocatori che inevitabilmente si sentono responsabili di quel pesante ko. Il difensore nerazzurro, nel corso della presentazione del suo libro ‘Io, guerriero', alla Libreria Rizzoli di Milano, ha raccontato i dettagli di quella partita e soprattutto l'atteggiamento finale avuto dalla squadra poco dopo il triplice fischio. Le tante delusioni tra campionato e Coppa Italia avevano di fatto creato un clima di pressione totale sull'Inter che si sentiva quasi costretta a dover vincere a tutti i costi. "Sicuramente il PSG era molto forte, ma noi eravamo cotti mentalmente".
Acerbi rivela cos'è successo: "Dopo aver battuto Bayern e Barcellona, sentivamo di aver addosso l'etichetta dei favoriti obbligati a dover vince – spiega -. Abbiamo fatto un percorso faticoso, tra infortuni e robe varie". Il cammino del Napoli senza intoppi nella parte finale della stagione ha fatto il resto: "La tensione è durata fino all'ultima giornata in campionato, pensando a un passo falso del Napoli – racconta spiegando l'umore dopo lo Scudetto perso -. Eravamo giù di morale anche se dovevamo giocarci la finale di Champions. Dovevamo vincere per forza per non buttare via la stagione, siamo arrivati là troppo scarichi. Anche dopo la partita non eravamo inca**ati, niente".

Nessuna reazione, nessun apparente risentimento dopo quel pesante ko ma per Acerbi che è stato chiaro su quanto avvenuto. Una parola anche su Chivu e Simone Inzaghi che proprio dopo quella finale persa col PSG è poi andato subito in Arabia per allenare l'Al Hilal. Su di lui Acerbi non ha da dire molto dopo aver raccontato la storia del suo trasferimento dal Sassuolo alla Lazio voluto fortemente proprio dall'allenatore piacentino. Mentre sull'attuale allenatore spiega:
"Lui è diverso da Inzaghi, ma è molto preparato – ha sottolineato il difensore dell'Inter -. Fa star bene il gruppo, ha umanità. Non pensavo nulla di lui, però è il suo primo anno in Serie A". Il centrale nerazzurro ha poi concluso: "Chivu è un ragazzo che ci mette molta passione, si vede che ha giocato a calcio e si vede che è stato in spogliatoi vincenti".