Una stella NBA tra i fotografi della finale Sinner-Alcaraz agli US Open: l’altro lavoro di Shamet

Nell'edizione 2025 degli Us Open la situazione si è ribaltata e chi di solito punta l'obbiettivo è stato inquadrato come protagonista. I fotografi si sono presi il palcoscenico in più occasioni, tra foto perfette e storie assurde. É il caso di Landry Shamet, il giocatore Nba dei New York Knicks ha sfruttato la fine del campionato per concentrarsi sul suo hobby (ormai diventato quasi un secondo lavoro): la fotografia. I suoi scatti hanno raffigurato soggetti non da poco ed è stato invitato alla finale degli Us Open tra Sinner e Alcaraz, oltre ad aver assistito a quella femminile.
Shamet si è fatto notare nella zona dedicata alla stampa e non solo per l'altezza. Il cestista, infatti, con i suoi 193 centimetri riesce a trarre vantaggio sugli altri fotografi per scattare libero da ostacoli. Ma a stupire i suoi "colleghi" è stata la passione che ci mette e la voglia di imparare: "Viene qui in veste di un vero studente di fotografia, fa domande incredibili ed è un ottimo compagno di squadra", come ha dichiarato a Nba.com Jen Pottheiser, fotografa ufficiale della United State Tennis Association.

Un torneo particolare dal punto di vista dell'attenzione sui fotografi. Nei giorni scorsi era diventato virale lo scatto di Ray Giubilo. L'istantanea inquadrava perfettamente il volto della tennista italiana, Jasmine Paolini, all'interno delle corde della sua racchetta. Bocca e occhi erano perfettamente allineati con il disegno giallo e nero. Nel turno successivo la tennista, dopo la vittoria, è corsa dal fotografo, come ha riferito lui stesso alla Gazzetta dello Sport: "Pensavo andasse ad abbracciare il suo coach, invece è venuta da me per ringraziarmi della foto".
Da scattare con il telefono alla finale tra Sinner-Alcaraz degli Us Open: la storia di Shamet
"Chi le usa più le macchine fotografiche, ormai c'è il telefono, a che servono?". Era stata questa la risposta di Shamet a un amico che, notando la sua passione, gli aveva consigliato di comprarsi l'attrezzatura adatta a scattare nel miglior modo possibile. Da quel giorno la vita del cestista Nba ha subito una svolta inaspettata ed è passato dalle foto panorami e paesaggi alle finali degli Us Open. Dal rifiuto a diventare migliori amici, anzi addirittura inseparabili, ha descritto così il suo rapporto con la sua mirrorless: "Da quando ne sono entrato in possesso non c'è giorno in cui pensi di lasciarla. Anche quando viaggio con la squadra la porto sempre dietro, giusto in caso mi dovesse servire. Che sia solo per hobby o per stampare alcune foto e appenderle in casa, io sarò lì a scattare", ha rivelato a Nba.com.

Il suo è stato un ritorno sul terreno dell'Arthur Ashe Stadium, già nell'edizione 2024 aveva avuto la possibilità di accedere alla zona riservata dei fotografi. In quel caso aveva partecipato solo al primo turno dello Slam, quest'anno le cose sono andate ancora meglio ed è stato invitato alla fase finale. Non è stato facile passare inosservato tra i tifosi, sopratutto dopo l'ultima stagione ai Knicks. La guardia americana è stata tra i giocatori che hanno riportato la squadra di New York alle finali della Eastern Conference, un traguardo raggiunto l'ultima volta nel 2000. Nonostante la fama guadagnata e il futuro ancora incerto, è attualmente svincolato, per Shamet una cosa è certa: in qualunque squadra finirà la sua macchina fotografica sarà lì con lui.