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Messina disegna l’ultimo gioco della finale, Brown lo spia: nessun giocatore di Milano se ne accorge

Nella clamorosa vittoria di Napoli su Milano nella finale di Coppa Italia di basket c’è un’immagine che è già storia: l’azzurro Markel Brown che si intrufola tra i giocatori dell’Olimpia per spiare l’ultima azione disegnata da Ettore Messina sulla lavagnetta.
A cura di Paolo Fiorenza
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La finale di Coppa Italia di basket ha visto domenica la sorprendente vittoria di Napoli sull'Olimpia Milano: un successo tanto clamoroso quanto meritato visto lo svolgimento della partita. La squadra allenata da Igor Milicic è stata infatti avanti (anche di 12 punti) per l'intero match, a parte i primi minuti di gara. Qualcosa che pochi credevano possibile alla vigilia, dai bookmakers che addirittura quotavano Milano a 1,15 a quelli che il giorno prima avevano visto Napoli stancarsi non poco per battere Reggio Emilia in semifinale al supplementare.

La gioia dei giocatori di Napoli dopo aver battuto Milano nella finale di Coppa Italia di basket
La gioia dei giocatori di Napoli dopo aver battuto Milano nella finale di Coppa Italia di basket

Invece lo sport ha scritto una pagina che sul Golfo aspettavano da 18 anni, dall'epopea di Greer e Mason Rocca. Una pagina in cui si è infilato Markel Brown con un'azione che non è un canestro o un rimbalzo, ma è già storia di questa finale: la spiata all'ultimo gioco disegnato da Ettore Messina, senza che nessun giocatore di Milano se ne accorgesse o comunque facesse qualcosa per allontanarlo.

Riavvolgiamo il nastro: siamo negli ultimi secondi della partita, Napoli è avanti 73-71 dopo che Pullen ha segnato da tre ribaltando il primo vantaggio di Milano dopo l'inizio del match. Melli e compagni rimettono la palla nella metà campo partenopea con 13.7 secondi sul cronometro potendo avere l'ultimo tiro per vincere, ma Napier pressato da Ennis si fa scivolare il pallone fuori dal campo. Sulla rimessa azzurra a +2 e 9 secondi dalla fine Messina decide di chiamare il fallo piuttosto che provare la difficile rubata, mandando Sokołowski in lunetta per due tiri liberi.

Mentre gli arbitri aggiungono un secondo al cronometro tramite l'instant replay e Messina richiama i suoi giocatori per disegnare un gioco, Brown pensa che è molto meglio andare a sentire cosa ha dire Ettore piuttosto che stare dalle parti della propria panchina. Il 32enne americano si avvicina al gruppo dei giocatori dell'Olimpia che gli danno le spalle e poi allunga il collo per spiare cosa stia disegnando il tecnico milanese sulla lavagnetta per l'ultima azione che seguirà i liberi del suo compagno. Sarà l'adrenalina del momento o la massima concentrazione su quello che sta dicendo il proprio allenatore, fatto sta che nessun giocatore di Milano interviene per allontanare l'avversario.

Le cose poi andranno lisce per Napoli, visto che Sokołowski segnerà entrambi i liberi, rendendo vana l'ultima azione di Milano, con Napier mandato in lunetta a fare uno su due. Ennis avrà ancora il tempo di mettere dentro due liberi, prima che esploda la grande festa. Per Markel Brown, protagonista di una finale molto difficile condizionata da problemi di falli, è il primo titolo in assoluto vinto in una carriera che all'inizio lo ha visto anche giocare nella NBA.

Brown aveva commesso il quarto fallo già nel terzo quarto, ma Milicic ha deciso di tenerlo in campo per gran parte dell'ultimo parziale. "Credo nei miei giocatori e non voglio uccidere la loro fiducia. Non ho avuto paura, gli ho lasciato sentire la partita", ha poi detto il tecnico azzurro. Sapeva quello che faceva.

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