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Ja Morant posta dei messaggi preoccupanti: “Ti amo mamma”, “Addio”. Poi cancella tutto

Ja Morant ha postato dei messaggi su Instagram davvero preoccupanti circa la propria salute mentale e il futuro dopo la sospensione a tempo indeterminato da parte dei Memphis Grizzlies per il secondo video che lo ritrae con una pistola in mano.
A cura di Paolo Fiorenza
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La vicenda umana in cui è precipitato Ja Morant, 23enne stella dei Memphis Grizzlies, sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Il giovane fenomeno che ha fatto innamorare tutti i tifosi della NBA con le sue giocate spettacolari appare decisamente fuori controllo fuori dal campo, come dimostrano i due video – folli, visto il suo status, il suo stipendio e il ruolo di modello che lo sport professionistico americano richiede ai suoi campioni – in cui si è fatto riprendere con una pistola in mano.

Sospeso dal suo club a tempo indeterminato dopo la recidiva del suo comportamento, Morant ha postato nelle ultime ore delle storie su Instagram che hanno preoccupato non poco i suoi tifosi e in generale chi gli vuole bene. Storie criptiche, ma con un sottofondo che non lascia intravedere nulla di buono. Sovrapposte ad alcune sue fotografie, si leggono dediche alla famiglia e un'ultima frase in cui dice "bye", ovvero "addio". Poco dopo peraltro il cestista classe '99 ha cancellato tutte le storie.

Le frasi postate dicevano: "Ti amo mamma", "Ti amo papà", "Sei la bambina migliore, ti amo" (rivolto alla figlioletta) e poi appunto quel "bye" che non fa presagire nulla di buono per il futuro. Pur cancellati, i messaggi di Morant sono ovviamente diventati subito virali, con ampia diffusione e relativa preoccupazione sulla salute mentale del giocatore e sul suo futuro.

Parliamo di un ragazzo di 23 anni che l'anno scorso ha firmato con i Grizzlies un'estensione contrattuale di cinque anni da ben 194.3 milioni di dollari, una fortuna. Evidentemente chi è intorno a lui non riesce a fargli capire la dimensione in cui adesso è la sua vita, le responsabilità altissime verso se stesso e gli altri, ed il rischio che la sua condotta insensata possa mettere a rischio la sua carriera, oltre alla sua stessa esistenza.

Morant era stato sospeso una prima volta per 8 partite della regular season dopo il primo video in cui era stato filmato con una pistola. La vicenda gli era costata una mega multa di centinaia di migliaia di dollari e una prima reprimenda della NBA. In seguito erano arrivate le sue parole di contrizione. Poi al suo ritorno ha giocato dei grandi playoff, pur uscendo contro i Lakers, e però è ricascato nella tentazione di farsi vedere a giochicchiare con un'arma da fuoco, argomento sensibilissimo negli Stati Uniti.

I Memphis Grizzlies hanno agito di conseguenza decidendo di allontanarlo a tempo indeterminato e la NBA è intervenuta aprendo un'inchiesta. "Siamo sotto shock", ha detto Adam Silver, il commissioner della lega professionistica americana. "Questo è un viaggio e riconosco che c'è ancora del lavoro da fare. Le mie parole potrebbero non significare molto in questo momento, ma mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni. Mi impegno a continuare a lavorare su me stesso", aveva detto Morant dopo il secondo incidente. Poi il silenzio, fino a queste ultime, preoccupanti foto.

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