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Il dramma di Karl-Anthony Towns: il coronavirus ha ucciso sua madre e altri 6 familiari

Karl-Anthony Towns, giocatore dei Minnesota Timberwolves, ha raccontato com’è riuscito a superare la tragedia familiare che lo ha investito in questi mesi. Sua madre, Jacqueline, e altri sei familiari più stretti sono morti a causa della pandemia da coronavirus. “Prendete tutte le precauzioni e proteggete i vostri cari”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sette familiari morti per il coronavirus. A raccontare la tragedia che lo ha travolto è Karl-Anthony Towns, giocatore dei Minnesota Timberwolves (franchigia della NBA a stelle e strisce), distrutto dal dolore per quanto gli è accaduto in questi mesi. Una vicenda personale drammatica, scandita dai numeri del bollettino di guerra silenziosa e dalla pandemia che s'è propagata con effetti devastanti anche in America.

‘Kat' – com'è stato ribattezzato dai tifosi – ha confessato ai giornalisti come l'anno che si avvia alla conclusione sia stato il più difficile della sua vita. Il 13 aprile scorso sua madre, Jacqueline, è deceduta a 59 anni a causa delle complicazioni provocate dal Covid-19 dopo che lo stesso Karl e suo padre erano risultati positivi. È successo sette mesi fa ma sembra ieri. Impossibile dimenticare cose del genere, ti resteranno scolpite dentro per sempre. Quando i medici gli dissero che non c'erano più speranze, che le condizioni della mamma erano peggiorate e che di lì a poco sarebbe collassata, sentì crollare il mondo addosso. "Moglie, madre, figlia, nonna, sorella, zia e amica… una persona che aveva una passione e una forza incredibili", così il club definì la donna dopo il decesso nel messaggio di cordoglio.

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"Questa malattia colpisce per davvero – disse allora -. Prendete tutte le precauzioni necessarie per proteggere voi stessi e tutti i vostri cari". E lo ribadisce con maggiore determinazione anche oggi, dopo essere stato costretto ad aggiornare la conta dei morti in famiglia: il coronavirus ne ha portati via altri sei. "E adesso non posso fare altro che una cosa sola, tenerli informati e aiutarli perché non si ammalino", come riportato da Bleacher Report.

Come ha affrontato la tragedia? Dove ha trovato la forza per risollevarsi e andare avanti? Towns spiega che ad aiutarlo è stato soprattutto il basket, lo stesso basket attraverso il quale ha regalato gioie a sua madre e ai familiari scomparsi prematuramente, il lavoro quotidiano, le partite, i contatti coi compagni di squadra, la condivisione di quei momenti che non cambieranno il corso della vita ma almeno rappresentano un buon analgesico per non fermarsi, per non lasciarsi trascinare dallo sconforto.

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