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I Los Angeles Lakers sembrano rinati e con i nuovi acquisti possono sorprendere a Ovest

Con gli scambi orchestrati dal GM Pelinka a ridosso della trade deadline i gialloviola si sono rifatti il look: adesso LeBron James e Anthony Davis sono circondati da un roster di assoluto livello.
A cura di Luca Mazzella
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Il titolo forse, guardando la classifica della Western Conference che al momento in cui scriviamo dice ancora 13esimo posto davanti ai soli Spurs e Rockets ma a distanza ravvicinata di Trail Blazers, Thunder, Jazz e Warriors tutte nel giro di 1.5 partite, è probabilmente fin troppo ottimistico, ma dopo un anno e mezzo a dir poco complicato a seguito della scellerata trade per Russell Westbrook, i Los Angeles Lakers sembrano finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Merito degli scambi messi in piedi dal front-office della squadra, che forse con un filo di ritardo è intervenuto a modificare in maniera drastica l’ossatura di una squadra per la quale né Frank Vogel lo scorso anno né il nuovo coach Darvin Ham sono riusciti a trovare la chimica giusta, anche a causa delle caratteristiche altamente disfunzionali dei giocatori presenti e della pressoché totale incompatibilità tra LeBron James e Russell Westbrook, giunto in pompa magna nell’estate 2021 nella maxi trade che ha spolpato il roster campione NBA nella bolla di Orlando di specialisti al tiro e difensori, in nome della tanto famigerata terza superstar per rispondere ai Big 3 dei Brooklyn Nets. Che oggi, nel frattempo, hanno definitivamente chiuso quel capitolo con le cessioni in serie di James Harden, Kyrie Irving e Kevin Durant. Dopo l’imbarazzante 11esimo posto al termine della scorsa stagione e la post-season non centrata, era nell’aria sin da ottobre che, con questo assetto, i gialloviola non avrebbero avuto alcun futuro da contender ed è per questo che, proprio a ridosso dell’All-Star Game e dopo i festeggiamenti post-record di LeBron James, diventato nel frattempo il miglior marcatore ogni epoca della lega, il GM Rob Belinka ha dato una pesantissima accelerazione sul mercato cambiando finalmente prospettive di una franchigia che non poteva più permettersi di galleggiare nella mediocrità e senza intaccarne il futuro, che anzi in estate può essere ripensato su basi diverse da quelle attuali grazie alla situazione contrattuale delle nuove acquisizioni.

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Scacco matto in tre mosse

Il restyling della franchigia di Los Angeles si è mosso in una triplice direzione: rendere il roster più profondo, aggiungere tiratori e giocatori più versatili in grado di giocare sia in quintetti piccoli che in lineups di stazza, e garantirsi la possibilità di avere un futuro a medio-lungo termine competitivo. Detto-fatto, perché tra la prima delle trade – quella con i Washington Wizards che ha portato a Hollywood l'ala Rui Hachimura – e le ulteriori due mosse compiute nell'ultimo giorno possibile per gli scambi, ovvero l'acquisizione via Jazz e T'Wolves di D'Angelo Russell, Malik Beasley e Jarred Vanderbilt più quella di Mo Mamba in uno scambio con gli Orlando Magic voluto per rimpiazzare a tempo record il partente Thomas Bryant che aveva espressamente richiesto di avere più spazio accettando la corte dei Nuggets, Darvin Ham si è trovato di fatto un nuovo quintetto di giocatori dai contratti flessibili e rinnovabili in estate, una squadra molto più lunga e soprattutto in un colpo tutte le lacune degli ultimi 18 mesi coperte nel migliore dei modi. Con una point-guard finalmente pericolosa dal perimetro e perfettamente matchabile con LeBron James, un tiratore di volume in grado di esercitare pressione costante sul perimetro, e due ali diverse tra loro ma ideali per giocare sia al fianco del solo Anthony Davis che in quintetti con la coppia AD-James in campo.

Il tutto per un roster totalmente innovato e che oggi non presenta più le medesime criticità che con Russell Westbrook e in assenza di specialisti difensivi e al tiro rendeva i giallo-viola particolarmente vulnerabili. E soprattutto, sacrificando un pacchetto di giocatori che risponde al nome di Kendrick Nunn, delusione ad L.A., Russell Westbrook, Damian Jones, Juan-Toscano Anderson, Patrick Beverley e una prima scelta, spedita a Salt Lake City per arrivare alla coppia Vanderbilt-Beasley, addirittura protetta: nel caso quindi in cui la scelta dei losangelini del 2027 cadrà tra la posizione 1 e la posizione 4, questa rimarrà in California e non andrà ai Jazz. Un autentico capolavoro che ha salvaguardato presente, futuro a medio-termine e futuro a lungo termine della franchigia, alla quale a inizio stagione i Pacers chiedevano ben due prime scelte non protette (la 2029 oltre alla 2027) per la coppia Hield-Turner. Con il rischio per giunta che in presenza del secondo Anthony Davis non avrebbe mostrato la sua più convincente versione nelle vesti di centro a tutti gli effetti.

Ci sono chance di anello?

Parlare di titolo per una squadra che, se finisse oggi la stagione, non avrebbe nemmeno la chance di accedere alla post-season tramite il playin, è evidentemente una forzatura, eppure nonostante una schedule particolarmente complessa nelle ultime 20 partite l'impressione è che sulla carta questi Lakers siano migliorati al punto da dover spaventare anche le più grandi della Western Conference. Con un Anthony Davis integro e potenzialmente in grado di dominare come fatto nel mese pre-infortunio con numeri alla Wilt Chamberlain, e un LeBron al quale Padre Tempo sembra fare il solletico (con le dovute precisazioni su esplosività nel battere l'uomo in palleggio e reattività in difesa, in calo), il supporting cast creato da Pelinka nel giro di una folle settimana di mercato sembra bastare per sognare qualcosa di importante in caso di aggancio del treno Playoffs. La pericolosità sul perimetro, un tiro da 3 che con Beasley e Russell ha finalmente una minaccia di alto livello per le difese, la fisicità della coppia Vanderbilt-Hachimura e i preziosi minuti di Mo Bamba alle spalle di Davis rendono questo roster uno dei migliori mai avuti da King James. Che, paradossalmente, nel modo più rocambolesco possibile potrebbe giocare i prossimi due mesi circondato dal miglior contorno mai avuto. Sembrano tutti degli azzardi, ma date tempo a questi Lakers: vi sorprenderanno e hanno ancora tutto il tempo per farlo.

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