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California, dopo l’incidente di Kobe Bryant cambia la legge: vietate le foto ai primi soccorritori

Il Governatore della California, Gavin Newsom, ha promulgato una legge che prevede 1000 dollari di multa per chiunque scattasse foto non autorizzate nel corso di un incidente o nel bel mezzo di una scena del crimine. Una legge resa necessaria soprattutto dopo il caso degli scatti rubati nel luogo in cui ci fu il tragico schianto dell’elicottero che trasportava Kobe Bryant e sua figlia Gianna, morti a seguito di quell’impatto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Fino a 1000 dollari di multa per chiunque volesse scattare foto non autorizzate. È quanto ha stabilito il Governatore della California, Gavin Newsom, che ha appunto promulgato dopo i fatti accaduti a margine dello schianto in elicottero che ha portato alla morte di Kobe Bryant e di sua figlia Gianna insieme ad altre 7 persone.

All'interno del testo di legge entrata in vigore, c'è proprio specificato come sia fatto divieto ai primi soccorritori di scattare foto alle persona deceduta in un incidente o anche nel bel mezzo di una scena del crimine. Il tutto è scaturito soprattutto dal fatto che ben otto poliziotti sono stati accusati di aver scattato diverse foto nel luogo dell'incidente ai resti di Kobe e delle altre vittime del violento impatto. Le stesse foto sarebbero state poi condivise prima dell'arrivo sul posto dello sceriffo Villanueva che ha poi ordinato la cancellazione totale.

California, 1000 dollari di multa per chi scatta foto non autorizzate

In California si è dunque arrivati ad una svolta con l'entra in vigore di una legge che vieta a chiunque di scattare foto non autorizzate dopo un incidente o nel bel mezzo di una scena del crimine. Potranno essere invece scattate solo da personale autorizzato che partecipa alle indagini. Chiunque non rientri in queste categoria sarà soggetto ad un multa che può arrivare fino a 1000 dollari. La conclusione di un dibattito che è partito dal tragico schianto dell'elicottero che trasportava Kobe Bryant, sua figlia Gianna e altre 7 persone, morte a seguito dell'incidente. Successivamente a questa tragedia infatti, sarebbero state infatti scattate foto dello schianto, poi condivise senza alcuna autorizzazione.

In merito a questo Vanessa Bryant, moglie di Kobe, ha intentato causa verso l'ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles. Poiché alcune foto sarebbero state condivise da alcune funzionari dell'ufficio. Un fatto che ha lasciato senza parole la stessa Vanessa. Negligenza, violazione della privacy e danni morali come capisaldi dell'accusa nei confronti delle stesse persone interessate agli scatti non autorizzati. Per l'avvocato di Vanessa Bryant, nonostante lo sceriffo Alex Villanueva avesse riferito come la politica del dipartimento consentisse scatti in caso di incidenti (poi cancellati successivamente), si tratterebbe di un insabbiamento e che dunque le foto potrebbero ancora esistere.

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