Tokyo 2020 rinvio al 2021 Zaytsev: “Sogno i Giochi dalla finale di Rio ma la scelta è giusta”
I Giochi di Tokyo 2020 non cambieranno nome ma si disputeranno fra un anno nell'estate 2021. Il dado è tratto, la decisione finale è stata presa nella giornata di martedì 24 marzo dopo un confronto serrato tra il CIO le federazioni e le autorità competenti. C'erano già state delle defezioni, come per Canada e Australia ma alla fine è prevalsa la linea dello slittamento. Evitando problemi ulteriori a quelli già presenti per il contagio globale di Covid-19.
Tanti, ovviamente i commenti a riguardo, le sensazioni e i pareri sullo slittamento dei Giochi Olimpici. Tutti concordano con la decisione del rinvio ma è pur sempre presente anche l'ansia di non sapere ad oggi se nell'estate 2021 si sarà ancora pronti per parteciparvi. Tante incognite per un periodo così lungo d'attesa dove sarà necessario riprogrammare tutto da zero.
Le speranze nella pallavolo maschile
Da un punto di vista meramente agonistico e sportivo c'è chi rischia di pagare il rinvio ad altissimo prezzo, perdendo un'occasione in cui mostrare ancora una volta la propria forza nella propria disciplina. In Italia, gli occhi erano puntati moltissimo sulla nazionale di pallavolo, che sarebbe arrivata sulla medaglia d'argento di Rio 2016, tra voglia e rabbia per il riscatto. Un'occasione unica per una formazione matura, non certo giovanissima e che fra un anno potrebbe anche rischiare di perdere qualche elemento importante.
Il rinvio del buon senso olimpico
Tra i principali fulcri del gioco azzurro del commissario tecnico Blengini, il capitano e leader Ivan Zaytsev che proprio in Brasile era stato catalizzatore dell'opinione pubblica, facendo riscoprire la passione verso questo sport in una cavalcata interrotta solamente nel finale della competizione. Per lui, il pensiero è già volato a Tokyo 2021, applaudendo però alla decisione non facile assunta dal CIO: "Sia chiaro, sogno Tokyo dal giorno dopo la finale olimpica di Rio… ma sarei estremamente felice se questo possa essere in effetti il rinvio del buonsenso olimpico!"