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Ryder Hesjedal vince il Giro d’Italia 2012, crono fatale per Rodriguez

Il canadese della Garmin conquista il Giro nella cronometro finale di Milano vinta da Pinotti. Rodriguez secondo a 16″. De Gendt butta giù dal podio Scarponi, Basso chiude al quinto posto.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Ryder Hesjedal vince il Giro d'Italia 2012, crono fatale per Rodriguez

Ryder Hesjedal conquista il Giro d’Italia 2012. Il corridore della Garmin è il primo canadese a vincere la corsa rosa. Joaquin Rodriguez deve accontentarsi del secondo posto a soli 16”. Al terzo posto c’è il belga Thomas De Gendt a 1’ e 39”, che butta giù dal podio Michele Scarponi (quarto a 2’ e 05”), vincitore della passata edizione del Giro (causa squalifica postuma per Alberto Contador), primo degli italiani, davanti a Ivan Basso. Il varesino chiude al quinto posto a 3’ e 44”.

Cronometro decisiva – La 21/a tappa del Giro (Milano-Milano di 28 chilometri) ha deciso il Giro d’Italia 2012. Una corsa nella corsa: quella per il successo di tappa e per la vittoria del Giro. Un grande Marco Pinotti si aggiudica la cronometro di Milano con il tempo di 33′ e 06″ davanti al britannico Geraint Thomas e all'australiano Jesse Sergent. Non sono dunque bastati a Purito Rodriguez i 31” di vantaggio su Hesjedal per difendere nell’ultima prova contro il tempo la sua maglia rosa. Il canadese, specialista delle crono, non ha tradito le attese disputando una prova superlativa nel giorno più importante della sua carriera. In pochi in sede di presentazione considerando il capitano della Garmin come uno dei papabili alla vittoria finale, pur in un’edizione del Giro senza favoriti d’obbligo e con assenze rilevanti tra i grandi nomi delle corse a tappe (Cadel Evans e Andy Schlek su tutti). Il 32enne canadese con una sapiente gestione delle forze, una buona dose di coraggio e una squadra molto più competitiva di quanto in molti si attendevano, è risultato il più forte nell’arco delle tre settimane. Onore anche Rodriguez, lo spagnolo per contro ha gettato alle ortiche una grossa chance con una tattica troppo attendista ieri sullo Stelvio. Lo scatto a due chilometri dalla fine non è servito per fare la differenza in classifica. L’altra grande sorpresa si chiama Thomas De Gendt. Protagonista assoluto ieri sulle rampe del Mortirolo e nell’ascesa finale sullo Stelvio, il belga della Vacansoleil in due giorni ha recuperato cinque posizioni in classifica generale, rischiando anche di far saltare il banco.

Delusione per Scarponi e Basso– Gli italiani finiscono giù dal podio. Grande amarezza per Michele Scarponi, rassegnazione per Ivan Basso. Lampre e Liquigas dunque restano a mani vuote. Scarponi non aveva la condizione dell'anno scorso e a parte qualche sprazzo in salita, non è stato mai veramente brillante, come non è stata brillante la tattica della squadra ieri con Cunego (secondo all'arrivo) che non ha aspettato il suo capitano, preferendo giocarsi la vittoria di tappa. Per Basso la giura è ancora in camera di consiglio e il verdetto unanime sarà difficile da raggiungere. Il varesino potrà ancora vincere una grande corsa a tappe? Il tempo sarà giudice implacabile. Intanto il podio del Giro d’Italia 2012 è tutto straniero. Non accadeva dal 1995, quando il successo andò allo svizzero Tony Rominger, seguito dal russo Berzin e dal lettone Ugrumov.

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