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Olimpiadi Tokyo 2020

Più forte di Biles e Italia in finale: le Olimpiadi da sogno di Vanessa Ferrari

Vanessa Ferrari meglio di Simon Biles, sia pure nelle qualifiche. Squadra azzurra in finale. La Ginnastica Artistica italiana compie l’impresa e si fa largo a mo’ di rivelazione assoluta. “Darò tutto”, dice la farfalla bresciana che nel duello a distanza con l’americana ha fatto registrare un ottimo punteggio. Ma non è finita.
A cura di Maurizio De Santis
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Vanessa Ferrari meglio di Simon Biles, sia pure nelle qualifiche. Squadra azzurra in finale. La Ginnastica Artistica italiana compie l'impresa e si fa largo a mo' di rivelazione. La farfalla della ginnastica italiana ha battuto la campionessa olimpica americana grazie alla straordinaria esecuzione esercizio al corpo libero. Una performance scandita dalle note di "Con te partirò", caratterizzata da quattro diagonali praticamente perfette ed è stata premiata dalla giuria con un punteggio che ha fatto rumore (14.166) rispetto alla valutazione (14.133) raccolta dalla statunitense. "Ho fatto tutto quel che ho voluto e potuto – le parole dell'azzurra -. Gli arrivi, i salti artistici, il giro… più di così… Il punteggio è buono, considerando anche che eravamo nella prima rotazione. In finale darò tutto".

Non è finita, perché il sogno si tramuti nella realtà di una medaglia a lungo cercata da parte dell'atleta bresciana (è di Orzinuovi) servirà non commettere sbavature, librarsi in pedana con equilibrio e armonia. Qualità che, almeno nella prima parte, sono mancate all'americana. Biles è la grande favorita, forte di un medagliere che la rende una montagna da scalare, eppure non è riuscita a incantare commettendo troppi errori. Una prestazione deludente, considerata la sua bravura e gli standard di rendimento abituali. Uno in particolare l'errore che l'ha penalizzata e spiega bene quali sono state le difficoltà incontrate: è uscita di pedana con entrambi i piedi sulla terza diagonale; certamente bella la prova acrobatica ma non è sembrata avere lo smalto della ‘solita Simon', che ti lascia a bocca aperta per come disegna nell'aria coreografie con le sue movenze.

Campionessa del mondo e star a Rio 2016, la ginnasta statunitense s'è fermata così alle spalle di Vanessa Ferrari. Tutto vero, non c'è bisogno di darle un pizzicotto sulla guancia. Ma il cammino è solo a metà, servirà attendere la finale di specialità per assegnare il titolo. Intanto l'Italiana toglie anche un'altra soddisfazione: lasciare alle spalle Jade Carey (14.100), Jessica Gadirova (14.033), le russe Angelina Melnikova e Viktoriia Listunova (14.000), la giapponese Mai Murakami (13.933).

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