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Nasconde la gravidanza per continuare ad arbitrare: “Avevo paura di essere esclusa”

Holly Wood è l’arbitra di rugby che per sei mesi e mezzo ha continuato a rispondere alle designazioni della federazione, tenendola all’oscuro delle proprie condizioni. “Ma adesso devo fermarmi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Holly Wood è l'arbitra di rugby che ha tenuto nascosta la gravidanza nel timore di uno stop.
Holly Wood è l'arbitra di rugby che ha tenuto nascosta la gravidanza nel timore di uno stop.

Holly Wood è l'arbitra di rugby che per un po' di tempo dovrà sospendere la propria carriera e stare lontano dai campi. È incinta, per sei mesi e mezzo ha tenuto nascosta la gravidanza perché temeva che la federazione l'avrebbe costretta a farsi da parte. Invece no, per passione e per orgoglio, ha voluto continuare a essere lì, sul rettangolo verde, a fare il suo mestiere con la professionalità di sempre. Non c'è stata alcuna contro-indicazione medica finora che le abbi suggerito di depositare in un cassetto divisa e attrezzatura tecnica decidendo così di proseguire ancora per un po' celando quel segreto speciale che recava in grembo.

Dall'anno scorso ha risposto presente per 46 volte alle designazioni.
Dall'anno scorso ha risposto presente per 46 volte alle designazioni.

Adesso, però, le cose sono cambiate. I rischi sono aumentati e il fisico stesso – come ammette la stessa arbitra a The Telegraph – le dà segnali chiari: "I miei addominali hanno iniziato a sentire di più lo sforzo durante uno scatto, non potrò più andare avanti così". La partita giocata a Twickenham tra Harlequins Women ed Exeter Chiefs è stata l'ultima designazione a cui ha risposto presente: 46 le gare dirette (come primo arbitro o collaboratore) dall'anno scorso a oggi e racconta qual è stato il suo stato d'animo quando ha avuto la certezza di essere in dolce attesa.

"Se la Rugby Football Union avesse saputo delle mie condizioni non mi avrebbe permesso di arbitrare – ha aggiunto Wood -. Per questo ho dovuto tacere sulla mia gravidanza". La determinazione non le è mancata, a darle maggiore forza sono stati anche una serie di ricerche su "atlete che hanno continuato ad allenarsi e a competere" che l'hanno spinta a non fermarsi.

Qual è stata la reazione della RFU quando è venuta a conoscenza della sua situazione? Wood la temeva, ne è rimasta piacevolmente sorpresa per la scelta di fornire il giusto supporto alle donne ufficiali di gara che desiderano proseguire nei loro impegni fino a quando in grado di farlo e senza che vi siano pericoli per loro stesse e i bimbi che recano in grembo.

Portare a termine la gravidanza, prendersi cura della propria creatura e poi tornare in campo dopo essersi rimessi in forma per affrontare le sollecitazioni delle partite: Wood ha una data e un obiettivo cerchiati in rosso sul calendario. Vuole esserci (e farà di tutto perché sia così) in occasione della Coppa del Mondo femminile di rugby del 2025 che si disputerà in Inghilterra.

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