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Lo stupendo gesto di Barnaba alla maratona di Berlino: si ferma per portare al traguardo un collega

Barnaba Barcellona, 29enne fondista di Vicenza, non è un campione della maratona, ma lo scorso 25 settembre ha compiuto un gesto da campione della vita: l’atleta italiano si è fermato, quando mancava poco al traguardo della gara di Berlino, per soccorrere e portare al traguardo un altro concorrente in difficoltà.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ci sono le medaglie d'oro dello sport e quelle della vita: queste ultime brillano più delle prime e talora sciolgono il cuore. Barnaba Barcellona è un fondista vicentino di 29 anni, che lo scorso 25 settembre ha compiuto un gesto di grande fairplay in occasione della maratona di Berlino. Mancava poco all'arrivo, quando vicino alla Porta di Brandeburgo l'atleta azzurro si è fermato per soccorrere un altro concorrente in difficoltà, che non riusciva neanche a stare in piedi.

A quel punto, assieme ad un altro atleta inglese, Barnaba lo ha preso sotto braccio, portandolo a tagliare faticosamente la linea del traguardo. Le immagini degli ultimi metri della gara sono diventate virali, illuminando l'immagine del ragazzo vicentino anche fuori dall'Italia. Per Barcellona si trattava dell'esordio assoluto in maratona, conclusa col tempo di 4 ore e 4 minuti, ben lontano dai primi, ma nella sua mente il ricordo di quanto accaduto a Berlino difficilmente scolorirà.

"Nell'ultimo chilometro e mezzo, quando ho iniziato a raccogliere tutte le mie energie per l'ultimo sprint prima di intravedere la porta di Brandeburgo, ho notato a circa 30 metri dal traguardo, un atleta completamente stremato dalla fatica e privo di forze, che gattonava sull'asfalto per cercare di rialzarsi – racconta Barnaba al Giornale di Vicenza – Mentre gli altri maratoneti correvano con indifferenza, mi sono fatto coraggio prendendo per il braccio il malcapitato e, assieme a un altro maratoneta inglese, lo abbiamo sollevato in piedi portandolo fino al traguardo, dove ad attenderlo c'era l'ambulanza con il personale medico".

Il classe '92 – che vive a Copenaghen – vorrebbe incontrare l'uomo con cui ha diviso un momento destinato a restare nella memoria: "Mi piacerebbe contattarlo, ma ho perso ogni recapito. Peraltro, non riesco a riconoscere il suo volto, e nemmeno risalire al numero di pettorale, non riconoscibile dalla foto. È stata una esperienza che, al di là dell'aspetto cronometrico, mi ha riempito il cuore. Era la prima maratona che correvo. Due anni fa ho iniziato a correre per distrarmi dagli impegni scolastici e lavorativi. I moltissimi spazi verdi che offre la capitale danese mi hanno convinto a dedicarmi alla corsa. Un anno fa mi sono iscritto alla Berlino Marathon, che rientra nel circuito delle major, le sei maratone più importanti al mondo". Atletica e testa sul collo per Barnaba, che – dopo essersi laureato all'Accademia delle Belle Arti a Venezia – da quattro anni risiede in Danimarca, dove ha cominciato un percorso di studi triennale all'istituto Kea Copenaghen School of Design and Tecnology.

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