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Laurel Hubbard sarà la prima atleta transgender a partecipare alle Olimpiadi

Laurel Hubbard sarà la prima atleta transgender a partecipare alle Olimpiadi dopo che il Comitato Olimpico della Nuova Zelanda ha inserito il suo nome nella lista degli atleti che parteciperanno ai Giochi in programma a Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto 2021. Grande gioia per la sollevatrice di pesi 43enne, nata di sesso maschile, ma passata poi a quello femminile.
A cura di Marco Beltrami
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Laurel Hubbard sarà la prima atleta transgender a partecipare alle Olimpiadi. Il Comitato Olimpico della Nuova Zelanda ha ufficializzato la lista degli atleti che parteciperanno ai Giochi in programma a Tokyo dal 23 luglio all'8 agosto 2021, tra cui vi è anche la sollevatrice di pesi 43enne. Nata di sesso maschile, la Hubbard ha deciso di passare a quello femminile 13 anni fa. Nelle sue prime dichiarazioni traspare tutta la sua gioia ed emozione: "Sono grata ed emozionata per la gentilezza e il sostegno che tanti neozelandesi mi hanno mostrato".

Pochi mesi fa, a suon di prestazioni più che positive Laurel Hubbard aveva conquistato "sul campo" la possibilità di essere convocata per le Olimpiadi di Tokyo. Una chance che si è trasformata in opportunità concreta, dopo che il Comitato Olimpico della Nuova Zelanda l'ha inserita ufficialmente nella lista dei propri atleti in gara in Giappone. L'ente ha sottolineato che la Hubbard soddisfa sia i criteri di ammissibilità sia della Federazione Internazionale di Sollevamento Pesi, che del Comitato Olimpico Internazionale. Kereyn Smith, CEO del Comitato Olimpico della Nuova Zelanda, ha dichiarato: "Riconosciamo che l'identità di genere nello sport è una questione molto delicata e complessa che richiede un equilibrio tra i diritti umani e l'equità sul campo di gioco".

La classe 1978 dunque può realizzare il suo sogno. Nata di sesso maschile, (il suo primo nome era Gavin), poco più di 10 anni fa, ha deciso di passare a quello femminile ricevendo l'idoneità alle competizioni nel sollevamento pesi femminile. Nel 2015 infatti il Comitato Olimpico ha pubblicato le linee guida che permettono a qualsiasi atleta transgender di competere a livello femminile, a patto che i livelli di testosterone ( l'ormone della categoria degli androgeni) siano inferiori alla soglia richiesta, per almeno 12 mesi prima delle gare.

E non è da escludere che la Hubbard possa anche andare a medaglia alle Olimpiadi di Tokyo. La 43enne neozelandese infatti ha vinto in carriera una medaglia d'argento ai Mondiali del 2017, dimostrandosi più forte poi anche di un terribile infortunio al gomito rimediato proprio dopo una gara. In quell'occasione si era ipotizzato anche di un possibile ritiro anticipato, ma invece la Hubbard ha tenuto duro, tornando poi in pedana più forte di prima. Il suo record di sollevamento è di 285 chili.

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