La madre di Jacobs punge Tortu: “Mai delle scuse vere, né colpe né colpevoli. Marcell è un buono”

Viviana Masini è la madre che ha cresciuto da sola Marcell Jacobs, dopo essere stata abbandonata dal padre del campione olimpico di Tokyo 2021, militare dell'Us Army alla base di Vicenza, quando lui aveva solo un anno: "Gli ho dovuto fare da padre e madre", ha detto in passato la donna, che oggi racconta come siano state difficili le cose quando il velocista era un bambino. Viviana spera di rivedere Marcell alle prossime Olmpiadi e punge Tortu sulla brutta vicenda dello spionaggio: "Mai delle scuse vere".
La madre di Marcell Jacobs: "Anch'o lo vorrei rivedere alle Olimpiadi di Los Angeles, ma non gli farei mai pressione"
"Che bambino era Marcell? Uno che ha sofferto e che le sue ferite le ha affrontate nel silenzio – racconta la mamma a ‘Il Messaggero' – uno che se un padre non ti vede mai cerchi sempre di essere visto da qualcuno. Poi un ragazzo che adesso doveva affrontare, dopo tanta sofferenza tenuta dentro, tutte le aspettative di tutti, gli italiani, gli amici, gli sponsor, la famiglia. Adesso è stato bello che si sia tolto la maschera del supereroe. Ha parlato di ritiro, vero, che sarebbe una decisione amara, ma ne ha parlato con umiltà, con trasparenza. Anch'io lo vorrei rivedere a Los Angeles nel 2028, ma la decisione è sua, non gli farei mai pressione".
Del resto, le parole Jacobs e Olimpiadi resteranno associate per sempre: "Alle Olimpiadi di Tokyo è stato da toccare il cielo con un dito – racconta Viviana – e lui era lì, umile come sempre, a prendersi il frutto di tanto lavoro, tanto sapere, della sua crescita fatta di fatica e sacrificio e anche di piacere. A prendersi la più grande soddisfazione per uno sportivo. Me lo aveva detto da bambino. Avrà avuto dieci anni e già faceva atletica; voleva le sue prime scarpe chiodate; costano tanto gli ho spiegato io, e lui: ‘Ti restituisco i soldi quando vinco le Olimpiadi' . Non le mi ha resituiti, ma mi ha ripagato in altro modo".
La frecciata a Filippo Tortu: "Mai proprio delle scuse vere; né colpe né colpevoli"
Quanto alla storia dello spionaggio dei dati sensibili di Jacobs, ordita dal fratello di Filippo Tortu per cercare fantomatici (e inesistenti) prove di doping, la madre di Marcell usa parole dure nei confronti dell'altro velocista azzurro: "Brutta cosa, molto molto male, la mancanza di rispetto della privacy, mai proprio delle scuse vere; né colpe né colpevoli; Marcell è un buono, è un generoso…".