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La follia delle prossime Olimpiadi per dopati: ci sarà assistenza per gli atleti in overdose

Va avanti l’organizzazione degli ‘Enhanced Games’, le ‘Olimpiadi per dopati’ in cui sarà consentito l’uso di qualsiasi sostanza o farmaco e non ci saranno controlli antidoping. Il CEO dei Giochi spiega che ci sarà personale pronto a gestire eventuali overdose degli atleti impegnati nelle varie gare.
A cura di Paolo Fiorenza
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I già tristemente famigerati ‘Enhanced Games' – ribattezzati ‘Olimpiadi per dopati' o ‘Olimpiadi con gli steroidi', visto che ogni addizione chimica per migliorare le prestazioni sarà consentita e non ci saranno controlli antidoping – si arricchiscono di un altro capitolo non certo degno dello sport ma anche del rispetto della salute (e dell'intelligenza). Il CEO della rassegna mondiale, che dovrebbe svolgersi entro l'anno prossimo, ha detto che ci sarà personale pronto a gestire eventuali overdose degli atleti impegnati nelle varie gare.

"È un quadro di gestione del rischio – ha spiegato a Business Insider Aron D'Souza, imprenditore australiano che ha avuto l'idea e la sta portando avantiCome ogni grande evento sportivo, ci sarà bisogno di una struttura medica e di paramedici, e questo farà sicuramente parte dell'organizzazione". Del resto, se non solo è lecito ma addirittura invogliato l'uso di sostanze che sono proibite nello sport non ‘migliorato' (enhanced), così da spingere i partecipanti a stracciare i record mondiali stabiliti dagli atleti puliti nelle varie competizioni, si può ben intuire che qualcuno si riempirà di ‘bombe' fino a diventare verde come Hulk, con annessi enormi pericoli per la salute.

La WADA, ovvero l'Agenzia mondiale antidoping, ha descritto gli Enhanced Games come "un concetto pericoloso e irresponsabile" che potrebbe mettere a rischio la vita degli atleti. Gli organizzatori hanno insistito che si tratta di qualcosa di innovativo, aggiungendo che tutto sarà supervisionato dal punto di vista medico, con buona pace delle conseguenze non immediate e pericolose dell'uso massiccio del doping.

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D'Souza ha spiegato che qualsiasi sostanza approvata dalla Food and Drug Administration (ovviamente non per uso sportivo) e che sarà somministrata sotto controllo clinico sarà consentita ai Giochi. I test antidoping non saranno obbligatori, in ossequio al fatto che la filosofia alla base della manifestazione è "il mio corpo, la mia scelta, il tuo corpo, la tua scelta". Ovvero fate di voi quello che volete, anche se potrebbe farvi male oltre che essere eticamente scorretto.

Questo significa che qualsiasi farmaco potrà essere utilizzato, con nessuna possibilità che gli atleti vengano scoperti. D'Souza peraltro ha rifiutato di fornire una risposta definitiva quando gli è stato chiesto se un atleta sarebbe stato squalificato se si fosse saputo che stava assumendo droghe come eroina, cocaina o metanfetamine. In caso di reazioni avverse a farmaci o overdose, ha affermato che ci sarà personale di supporto pronto a intervenire: "Adotteremo le migliori pratiche cliniche".

Agli atleti saranno inoltre offerti dei check up completi, inclusi esami del sangue, ecocardiogrammi e risonanza magnetica, per garantire che siano abbastanza sani per competere, ha aggiunto D'Souza. Sani e imbottiti come tori, in una visione delirante dello sport.

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