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La firma di Giannelli sul Mondiale per Club, è lui il migliore: Perugia regina per la terza volta, Osaka travolta

Perugia conquista il terzo titolo iridato della sua storia dominando la finale contro Osaka. Giannelli MVP, Ben Tara e Semeniuk trascinano i Block Devils sul tetto del volley mondiale.
A cura di Vito Lamorte
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Perugia torna sul trono del volley mondiale e lo fa per la terza volta nella sua storia. La Sir Sicoma Monini conquista il Mondiale per Club 2025 superando con un netto 3-0 l’Osaka Bluteon in finale, al termine di una prestazione autoritaria e senza sbavature.

I Block Devils scrivono un’altra pagina memorabile, replicando i successi del 2022 e 2023 e raggiungendo Trento e Sada Cruzeiro tra le squadre più vincenti della competizione. Sul taraflex di Belém, in Brasile, Perugia impone il proprio ritmo fin dalle prime battute, lasciando pochissimo spazio ai giapponesi, già affrontati nella fase a gironi ma stavolta dominati in ogni fondamentale.

Perugia regina: vince il terzo Mondiale per Club, Osaka travolta 3-0

A guidare l’orchestra è uno straordinario Simone Giannelli, autentico faro della squadra e premiato come MVP e miglior palleggiatore del torneo. La sua gestione lucida e continua ha esaltato tutti i terminali offensivi, a partire da Wassim Ben Tara, devastante in posto due con 16 punti e percentuali di assoluto livello, vincendo nettamente il confronto diretto con Nishida.

Accanto a lui brilla ancora Kamil Semeniuk, che arricchisce il suo palmarès con il 19° trofeo di club, firmando 13 punti e incidendo nei momenti chiave. Fondamentale anche il contributo dei centrali Loser e Solé, solidi a muro e puntuali in attacco, così come l’esperienza di Max Colaci, sempre impeccabile in seconda linea.

Una vittoria totale, che certifica Perugia come una delle grandi potenze mondiali della pallavolo maschile.

Perugia sul tetto del mondo: il Mondiale per Club consacra il progetto Lorenzetti

La Sir Sicoma Monini Perugia ha conquistato il Mondiale per Club 2025 come naturale sbocco di un percorso tecnico solido e coerente, non come risultato episodico. Il netto successo in finale contro l’Osaka Bluteon ha certificato la superiorità di un sistema di gioco costruito nel tempo da Angelo Lorenzetti, capace di adattarsi agli avversari senza perdere identità. Più del punteggio finale, a colpire è stata la qualità con cui Perugia ha imposto le proprie regole, dimostrando maturità tattica e grande lucidità nei momenti chiave.

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Questo terzo titolo mondiale in quattro anni consacra Perugia come la squadra più completa del panorama internazionale, capace di vincere contro stili e filosofie diverse. Non un exploit, ma la conferma di un modello vincente. Ora la vera sfida si sposta in Italia, dove la concorrenza resta altissima e nulla è scontato.

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