Jayson Shaw esplode contro un tifoso, la sala da biliardo diventa un ring: “Ci vediamo fuori”

Scene da Far West a conclusione di uno dei massimi appuntamenti del biliardo internazionale, la Mosconi Cup, torneo annuale svoltosi all'Alexandra Palace di Londra tra il Team Europe e il Team USA: in palio c'era il titolo intercontinentale con la squadra europea campione uscente che ha avuto la meglio confermandosi quasi senza problemi. Capitanata dalla sua stella, Jayson Shaw che poi si è preso la scena litigando platealmente con un tifoso: gesti osceni, stecca al cielo in segno di sfida e la minaccia finale: "Ci vediamo fuori".
Mercoledì 3 dicembre Jayson Shaw, capitano della squadra europea di biliardo, ha vinto in modo convincente il suo incontro con il rappresentante del Team USA Skyler Woodward, portando la sua squadra in vantaggio per 3-0 ad inizio della Mosconi Cup che si disputa in una serie di sfide fino al 6 dicembre. Un torneo seguitissimo, paragonato per prestigio e importanza alla Ryder Cup nel golf e che ha richiamato al sold out l'Alexandra Palace, gremita in ogni ordine di posto da appassionati e tifosi, tra cui qualcuno che ha evidentemente ecceduto nelle esultanze.
La lite tra Shaw e il tifoso: "C***o vuoi? Ti aspetto fuori"
La gioia per la vittoria è svanita in un lampo sul volto di Shaw, 37enne fenomeno di biliardo già campione del mondo di blackball nel 2010 e con 7 Mosconi Cup in bacheca. L'inglese ha iniziato a battibeccare con qualcuno sugli spalti con la situazione che è ben presto degenerata. Incurante della diretta TV che lo ritraeva, Shaw ha prima risposto in modo volgare, evidentemente imitando quanto stava vedendo nei propri confronti poi ha iniziato a utilizzare la stecca indicando il settore incriminato: "Che c***0 vuoi, che c***o vuoi" ha iniziato a inveire e poi la sfida e minaccia: "Dai, ci vediamo fuori. Dopo, fuori".
Ma non c'è stato verso di riportarlo alla clama. Mentre il palazzetto ha seguito il tutto alzando il volume del clamore generale, Shaw si è diretto alle transenne, dove erano presenti alcuni atleti del Team USA e si è messo a discutere con loro sulla questione. Alla fine i giocatori americani lo hanno tranquillizzato ed è tornato al proprio posto, pronto a gustarsi un'altra vittoria in Mosconi Cup sulla quale aveva rilasciato dichiarazioni tutt'altro da fairplay alla vigilia: "Noi siamo qui per vincere, loro sono qui perché son pagati. Ogni volta è la stessa storia: sono gli stessi dell'anno scorso, crolleranno ancora una volta sotto i nostri colpi".