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Jacobs oggi torna in pista dopo 6 mesi: “Ma non aspettatevi che vinca tutte le gare”

Marcell Jacobs torna finalmente a gareggiare dopo 6 mesi dal doppio trionfo olimpico. Il campione azzurro è bello carico: “Tra mangiare ed essere mangiati, io ho scelto di mangiare: adesso sono gli altri che inseguono me”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il grande giorno è arrivato, dopo un'attesa durata quasi 6 mesi: oggi torna a gareggiare Marcell Jacobs, nel meeting indoor di Berlino. Era il 6 agosto dell'anno scorso quando il campione azzurro vinceva la sua seconda medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino, doppiando il trionfo di qualche giorno prima nei 100 metri. Da allora il 27enne velocista di Desenzano del Garda non si è più confrontato in pista con i suoi avversari, decidendo di finire in anticipo la stagione per recuperare dall'immane dispendio psicofisico.

Dopo un paio di mesi di relax assieme alla compagna Nicole e qualche ospitata televisiva, Jacobs a ottobre ha ripreso la preparazione, concludendola con un mese a Tenerife per allenarsi in condizioni climatiche ideali. Oggi si tira una riga e si vede a che punto si è arrivati, presentandosi ai blocchi dei 60 metri di Berlino da campione europeo in carica della specialità (6" 47 a Torun in Polonia lo scorso 6 marzo). Il ragazzo nato ad El Paso è carico a molla: "Ho più fame di prima! Guardare gli altri impegnati in pista mi ha acceso ancora più voglia e motivazione – spiega al Corriere della Sera – Sono tanti 6 mesi di stop? Eh prima di tornare era necessario fare un bel lavoro: mi sono preso il tempo giusto per lavorare su volume e dettagli, il bagaglio da portarmi dietro nella stagione indoor".

"In questo periodo ho sentito la mancanza dell'adrenalina – ammette Jacobs – Di quell'energia che si attiva ed entra in circolo quando mi accuccio sui blocchi e sento la voce metallica dello starter dire: ai vostri posti. In allenamento vado forte, ma in gara sono capace di tirare fuori un altro 50 per cento. L'obiettivo a Berlino? Aspettarsi il record europeo (6"42 di Chambers nel 2009, ndr) sarebbe azzardato. Quello è l'obiettivo di tutta la stagione in sala: devo scendere di 5 centesimi. La prima gara è funzionale alle altre: ritrovare le sensazioni, la fluidità di corsa, le dinamiche. L'anno scorso, all'inizio delle gare indoor, ero molto più indietro: sperimentavo una partenza nuova che adesso è totalmente acquisita. Venerdì a Berlino non mi prefiggo un crono. Mi prefiggo di vincere".

Jacobs è fiducioso nelle sue capacità e nel lavoro fatto, anche grazie alla svolta mentale avvenuta all'inizio della scorsa stagione, ma avvisa i naviganti che adesso non devono aspettarsi che vinca sempre: "È dal gennaio 2021 che sono focalizzato solo sulle mie capacità: le aspettative altrui non mi toccano più. Sono carico come una molla, se potessi scenderei in pista tra cinque minuti! A Tenerife non ho avuto acciacchi, con coach Camossi e il team siamo riusciti a lavorare bene. Nelle prime due settimane abbiamo continuato la preparazione invernale, quel volume di lavoro che mi permetterà di tenere alta l'intensità alle gare. Nelle altre due ci siamo dedicati ai dettagli: tecnica, esplosività, frequenza dei passi. Ora sono l'uomo da battere? Sono felice, è quello che ho sempre voluto. Tra mangiare ed essere mangiati, io ho scelto di mangiare: adesso sono gli altri che inseguono me. Non aspettatevi che vinca ogni gara da qui a fine stagione. Ma saprò arrivare primo quando più conta…".

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