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Jacobs alla ricerca dell’uomo giusto: “Ho ricevuto 377 offerte”. Ne resterà uno soltanto

Marcell Jacobs si sta preparando alla prossima stagione con l’obiettivo di confermarsi ad altissimo livello dopo i due ori olimpici. Il velocista azzurro sta cercando un uomo: “Fosse per me, andrei su un britannico, visto quanto da quelle parti mi vogliono bene…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il 2022 dovrà essere per Marcell Jacobs l'anno della conferma al livello più alto del pianeta, dopo il doppio oro conquistato alle Olimpiadi: il 27enne velocista azzurro sa bene che tutti lo aspetteranno al varco, sia in pista per batterlo, sia fuori per metterne in discussione le vittorie ottenute la scorsa estate a Tokyo. È per questo che il ragazzo di Desenzano ha preferito fermarsi dopo i trionfi ai Giochi, per ricaricare le batterie e poi cominciare la preparazione al meglio per la prossima stagione.

Gli allenamenti di Jacobs sono un cantiere perennemente aperto dove si cerca ogni giorno di limare il centesimo che possa fare la differenza. Il nativo di El Paso sta approntando una nuova partenza ed i primi riscontri sono ottimi: "Quanto posso migliorare? La vetta raggiunta è la base per arrivare alla prossima. Dopo il monte Everest, voglio conquistare il monte Jacobs. Non mi pongo limiti".

L'azzurro sta cercando qualcuno che possa dargli una mano specifica per spingersi oltre la sofferenza, Jacobs e il suo allenatore Paolo Camossi non possono sbagliare nella scelta: "Da due anni chiedo a Paolo di trovarmi uno sparring partner per le ripetute – spiega l'azzurro alla Gazzetta dello Sport – Non serve un fenomeno, basta uno che soffra insieme a me, che quando già sei stanco e ti aspetta una seduta massacrante, condivida la poca voglia. Offerte? Altroché, ha ricevuto 377 offerte, anche da atleti di spessore internazionale. Ora deve scremarle e scegliere. Fosse per me, andrei su un britannico, visto quel che è successo con la staffetta ai Giochi e quanto qualcuno, da quelle parti, mi vuole bene…".

Un altro aspetto fondamentale del Jacobs atleta è il supporto ormai noto della sua mental coach Nicoletta Romanazzi: "Certo che continuo a lavorarci, mai secondo un calendario prefissato, ma a seconda di momento ed esigenze. Abbiamo un appuntamento per giovedì, per esempio. Ma nel caso potrei chiamarla anche prima". Quanto all'invito rivolto a Usain Bolt a sfidarsi a rubandiera, il velocista azzurro continua a stuzzicare la leggenda giamaicana: "Se ha risposto? "Lo sto aspettando al varco…".

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