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Insulti, pugni e ferite: la conferenza stampa di Canelo e Plant finisce in rissa

La conferenza stampa dell’atteso incontro di boxe valido per il titolo dei super medi si è trasformato in una vera e propria rissa. Colpi proibiti dopo gli insulti tra Canelo Alvarez e Caleb Plant, con quest’ultimo che ha avuto la peggio rimediando una brutta ferita al volto. Atmosfera incandescente.
A cura di Marco Beltrami
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Dalle parole ai fatti. Atmosfera elettrica oltreoceano per l'atteso incontro di boxe tra Santos Saúl Álvarez Barragán, meglio conosciuto solo come Canelo Álvarez e Caleb Plant, in arte "Sweet Hands" che mette in palio il titolo dei super medi. In attesa di salire sul ring il prossimo 6 novembre a Los Angeles, i due sono stati protagonisti della classica conferenza stampa di presentazione dell'evento. Le cose però hanno preso una brutta piega, e il faccia a faccia tra i pugili si è trasformato in una rissa con tanto di colpi proibiti.

Canelo Álvarez e Caleb Plant, come spesso accade, si sono fronteggiati davanti alle telecamere a poco più di un mese dall'incontro. Quando i due si sono avvicinati, c'è stato uno scambio di parole piuttosto acceso. Non complimenti sicuramente, con Canelo che si è dimostrato piuttosto loquace e Plant che ha risposto per le rime. Il messicano ha perso la pazienza e con uno spintone molto forte ha allontanato l'avversario che ha provato a colpirlo con un violento pugno. Una mossa che Canelo è riuscito a schivare.

Ne è nata una vera e propria colluttazione, con colpi proibiti e ad avere la peggio è stato Plant che ha visto volare via i suoi occhiali da sole, rimediando un brutto taglio sotto l'occhio destro. Una rissa che ha rischiato di trasformarsi in una vera e propria "royal rumble" con i componenti dei due staff che sono immediatamente intervenuti per cercare di dare man forte ai rispettivi pugili. L'intervento degli addetti ai lavori hanno evitato il peggio. La successiva conferenza stampa si è rivelata poi uno scambio infinito d'insulti, che non lascia presagire niente di buono in vista dell'appuntamento del 6 novembre.

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