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Il cuore tenero di Conor McGregor: dona soldi per curare una bimba che ha un tumore al cervello

La famiglia di una bambina irlandese ha avviato una raccolta fondi per pagare il viaggio in America e le cure necessarie a co battere il tumore al cervello che ha aggredito la piccola. Chiamato in causa, Conor McGregor ha risposto subito presente con una donazione importante: “Consideralo fatto. E che Dio benedica questa piccola ragazza”.
A cura di Maurizio De Santis
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Conor McGregor. Ascolti il suo nome e senti anche il brusio di sottofondo che accompagna la sua figura di uomo che non deve chiedere mai, muscoli gonfi e sicuro di sé, pronto a menar cazzotti dentro e fuori l'ottagono, sempre sotto i riflettori, sempre a mille all'ora e con l'anima arrabbiata di chi, un giorno o l'altro, avrà la sua rivincita. Dustin Poirier, l'avversario che lo ha detronizzato, gli ha strappato lo scettro nelle Arti Marziali Miste, il combattente che lo stava "massacrando" (come si dice in gergo) prima che la frattura della tibia mettesse fuori causa l'irlandese, è nel mirino. "The Notorius" è tornato finalmente ad allenarsi dopo il lungo periodo trascorso in riabilitazione dopo l'operazione subita per la ricomposizione della lesione. Ha lanciato la sua sfida, avrà la sua opportunità di regolare i conti. Non adesso, non ancora.

Questa volta il fighter della MMA, che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé per vicende extra-sportive (è il caso dell'aggressione a Francesco Facchinetti), finisce sotto i riflettori per una buona causa. Per una notizia che smussa le asperità della sua figura e ne restituisce un'immagine differente. McGregor ha raccolto una richiesta di aiuto che gli era stata fatta attraverso i social network: sostenere una campagna di raccolta fondi per finanziare le cure di una ragazza irlandese gravemente malata di tumoreCo.

Quel brutto male, quell'avversario che sul ring colpisce sotto la cintura, l'ha aggredita al cervello lasciandole davvero poche speranze se non sottoponendosi a cure molto costose in America. Ecco perché la famiglia della bambina di 6 anni, Aaliyah, ha chiesto aiuto alla community ricevendone (anche) uno speciale.

Conor non s'è fatto pregare e ha risposto subito presente alla chiamata. Sotto quell'aria da duro, dietro quei muscoli scolpiti e quell'espressione furente c'è un cuore ultras che batte. "Consideralo fatto", la replica di McGregor. "Dio benedica questa piccola", ha aggiunto andando oltre: non s'è limitato a fare da sponsor ma ha versato lui stesso una cifra importante (30 mila euro) per incrementare il tesoretto di fondi da spendere per aiutare la ragazza. La quota – come indicato nella pagina di crowdfunding – ha superato i 70 mila euro grazie alla "spinta" del campione irlandese. "Siamo con te fino in fondo, andiamo!", l'urlo di Conor che parte da cuore.

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