Federer, Federica Pellegrini e Nadal: l’estate dei campioni senza tempo

L’estate dello sport all’apparenza sembrava sonnacchiosa. Perché negli anni dispari non ci sono né i Mondiali di Calcio né le Olimpiadi. In realtà queste caldissime giornate hanno prodotto tante storie emozionanti. Dal canto del cigno di Bolt alla resurrezione di tre campionissimi: Federica Pellegrini, Roger Federer e Rafa Nadal. Tre fenomeni che hanno dimostrato di essere leggendari. Da anni dominano le scene dei rispettivi sport e al netto di infortuni, problemi fisici e di qualche incertezza extra campo sono sempre riusciti a tornare al vertice. Definirli con una sola parola è semplice perché sono dei campionissimi.
Federer e l’8a volta a Wimbledon
Un anno fa di questi tempi Roger era ferma ai box. I suoi tifosi e tutti gli amanti del tennis temevano di non rivederlo più ad altissimi livelli. E invece come per magia lo svizzero è tornato a giocare in modo spaziale. Ha vinto gli Australian Open a gennaio, ha trionfato a Indian Wells e Miami, poi si è riposato quando gli altri giocavano sul rosso e si è ripresentato tirato a lucido per Wimbledon, dove ha ottenuto un successo bellissimo. Senza perdere un set, per l’ottava volta ha vinto il torneo più prestigioso.
Nessuno in centoquaranta anni era riuscito vincere più di sette volte i Championship. L’aura di misticità di Federer è aumentata ulteriormente, se possibile, e ora Roger, mentre sogna di vincere un altro Slam, si gioca lo scettro di miglior atleta di sempre con Bolt, Michael Jordan, Alì e Maradona

L’oro Mondiale della ‘Divina’ Pellegrini
In un anno è cambiata in modo radicale anche la vita di Federica Pellegrini, che alle Olimpiadi di Rio, dov’è stata anche portabandiera, sperava di conquistare una medaglia pesante invece nella sua gara non ha brillato ed ha lasciato il Brasile a mani vuote. Nei giorni successivi ai 200 di Rio in parecchi parlarono di carriera finita a grandi livelli per la ‘Divina’, che ha carattere da vendere ed è da prendere a esempio.
Lei ha tirato una linea ed è ripartita. Ai Mondiali di Budapest non si è presentata come la favorita nei 200 stile, perché Katie Ledecky pareva invincibile con una sfilza di medaglie conquistate e un record invidiabile: nessuna finale persa in carriera. Federica riscrive la storia del nuoto e anche dello sport italiano un mercoledì di fine luglio e con un’ultima frazione emozionante recupera alle sue rivali un paio di secondi (un’eternità), vince i 200 stile e ottiene una delle vittorie più belle della sua carriera.
L’ennesima resurrezione di Nadal, ancora numero 1
Nemmeno Rafa ha vissuto un bel 2016. I problemi al polso gli hanno impedito di dare la caccia all’ennesimo Roland Garros e hanno messo a rischio per la seconda volta di fila la partecipazioni alle Olimpiadi. Lo spagnolo a Rio ci va e vince pure l’oro nel torneo di doppio. La fatica la paga tremendamente. La parte finale della stagione è disastrosa e per non farla diventare un calvario si chiude in anticipo. Quando il 2017 del tennis inizia anche Nadal aveva dei dubbi su se stesso. Il de profundis sembrava già stato scritto. Ma sorprendentemente Rafa si ritrova e raggiunge la finale degli Australian Open, perde con Federer in cinque set.

Quel torneo gli dà una fiducia enorme e dopo un altro paio di finali perse domina la stagione sul rosso vincendo a Montecarlo, Barcellona e Madrid prima di trionfare per la 10a volta al Roland Garros. Le pile sembrano essersi scaricate, negli ultimi tre tornei non ha brillato, ma gli oltre 7mila punti conquistati lo hanno portato, per la quarta volta, al comando della classifica mondiale. E a questo primato nessuno credeva pochi mesi fa. Ma Nadal, come Roger e Federica, è un campionissimo. Tutti e tre hanno dimostrato di avere delle qualità eccezionali al di fuori del campo e la forza mentale che hanno mostrato ancora una volta va a presa a modello e non ci si dovrebbe stupire se tutti e tre continueranno ancora a vincere.