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C’è un video con gli ultimi momenti del maratoneta di 114 anni investito: caccia all’uomo, un arresto

È stato arrestato dopo poche ore l’uomo che ha investito e ucciso con un SUV il leggendario maratoneta indiano Fauja Singh, morto a 114 anni: decisive le immagini di un filmato di videosorveglianza in cui si vedono gli ultimi momenti in vita dell’anziano atleta.
A cura di Paolo Fiorenza
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È finita la caccia all'uomo che si era scatenata in India, con grande spiegamento di forze, dopo che Fauja Singh, il leggendario maratoneta di 114 anni, il più anziano al mondo, era stato investito e ucciso qualche ora prima. Del resto Singh era una vera e propria istituzione per il Paese asiatico, della sua morte aveva parlato con cordoglio anche il Premier Modi. Dunque era intuibile che il pirata della strada che ne aveva provocato la tragica morte avrebbe avuto le ore contate. Prima del suo arresto era emerso un filmato di una telecamera di videosorveglianza che mostrava gli ultimi momenti in vita dell'anziano atleta. Singh era abbondantemente ultracentenario ma ancora in ottima forma, come si vede bene dalle immagini: camminata sicura e con busto ben eretto.

Fauja Singh è morto a 114 anni: era il maratoneta più anziano al mondo

Fauja Singh, noto anche come Turbaned Tornado ("il Tornado col Turbante"), Running Baba e Sikh Superman, era uscito di casa per la sua solita passeggiata intorno alle 15, e stava camminando da solo sul ciglio della strada vicino al suo villaggio natale di Bias, quando è stato investito mortalmente da un veicolo sulla strada nazionale da Jalandhar a Pathankot, nel Punjab, regione nordoccidentale dell'India. Successivamente trasportato allo Shrimann Hospital, Singh è morto intorno alle 19: inutile ogni tentativo dei medici.

Caccia all'uomo in India, arrestato dopo poche ore l'uomo che ha investito il leggendario atleta

Il veicolo coinvolto è stato identificato come una Toyota Fortuner bianca. La polizia ha dichiarato di aver raccolto indizi cruciali proprio dai video delle telecamere di sorveglianza e dai frammenti della vettura rinvenuti sul luogo dell'incidente. Diverse squadre di agenti si sono gettate alla ricerca dell'investitore e la caccia è finita con l'arresto dell'uomo, un 30enne che ha confessato ed è attualmente in carcere in custodia cautelare. "Abbiamo identificato il veicolo grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e ai frammenti dei fari recuperati sul posto. L'auto aveva cambiato proprietario diverse volte", ha dichiarato il sovrintendente della polizia rurale di Jalandhar, Harvinder Singh.

Il SUV Toyota ha travolto l'anziano atleta ad alta velocità ed è fuggito senza prestare soccorso. Secondo alcuni testimoni, Singh è stato sbalzato per diversi metri dall'impatto. Le autorità hanno aperto un'indagine per omicidio colposo e guida spericolata ai sensi del codice penale indiano. I leader di tutti i partiti hanno pianto la morte del maratoneta e il primo ministro indiano Narendra Modi ha scritto sui social che era "un atleta eccezionale con una determinazione incredibile", che ha ispirato i giovani indiani.

Chi era Fauja Singh: il simbolo delle potenzialità estreme dell'uomo

Fauja Singh aveva iniziato a correre a 89 anni nel Regno Unito per affrontare la perdita del figlio. Aveva raggiunto la fama mondiale nel 2011 completando la Maratona di Toronto all'età di 100 anni, il primo uomo a farlo, sebbene il suo record non fosse stato riconosciuto ufficialmente a causa della mancanza di un certificato di nascita. La sua immagine trascendeva lo sport, Singh era diventato il simbolo di chi vuole arrivare a toccare i limiti estremi delle potenzialità umane, indipendentemente dall'età: aveva portato la torcia olimpica ai Giochi di Londra 2012, era stato protagonista di campagne pubblicitarie globali, era stato onorato dalla comunità Sikh, a cui apparteneva. La sua morte ha suscitato sgomento non solo in India, ma tra gli appassionati di atletica di tutto il mondo.

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