Sinner ha visto la partita di Musetti e gli è venuta un’idea: “La sera a Roma è un campo morto”

Sinner è un perfezionista e lo sta dimostrando ampiamente anche a Roma. Si è preparato in modo approfondito a tutte le partite che finora ha affrontato, con una crescita che gli ha permesso di sfoderare una prova perfetta contro Ruud. Non lascia niente al caso il numero uno al mondo, attento alle condizioni del campo, che possono variare anche in base all'orario. Per questo Sinner ha guardato in modo interessato il match vinto da Musetti contro Zverev. Al contrario del tedesco, spiazzato dalle palline, Jannik non ha lasciato niente al caso in fase di preparazione, adattandosi a tutto.
Sinner ben preparato per il match contro Ruud, come cambiava il campo di Roma
In particolare Jannik ha studiato soluzioni ottimali per poter sfruttare al massimo la situazione della terra rossa del Campo Centrale. Infatti l'azzurro era consapevole delle possibili variazioni a seconda dell'orario: "Man mano che la partita andava avanti le condizioni cambiavano: alle 19 era leggermente più veloce, poi alle 19.45-20 era molto più umido e quindi il campo era più pesante". Ha dichiarato a Sky.

Sinner ha guardato la partita di Musetti contro Zverev e ne ha tratto vantaggio
Per questo Sinner ha deciso di utilizzare un colpo, ben sfruttato quasi 24 ore prima dal suo connazionale Musetti: "Ho pensato quindi di mettere anche qualche smorzata. Ieri ho visto la partita di Lorenzo e le smorzate sono ottime soprattutto la sera, perché è un campo morto in un certo senso". Insomma attenzione massima a tutto per non farsi trovare impreparato, e i fatti gli hanno dato ragione: "Tatticamente ci siamo preparati bene e poi ho fatto la mia parte in campo per riuscire a giocare questo match tatticamente in modo perfetto".
Insomma c'è molto di cui essere orgogliosi, con Sinner che è soddisfatto della sua crescita a Roma: "Siamo venuti qui con tanti dubbi. Abbiamo giocato la prima partita ed era un ottimo inizio per me, la seconda mi sono sentito un po' diverso e siamo rimasti in campo per provare ad avere sensazioni migliori. Contro Cerundolo era importante perché c'erano tanti momenti difficili, e oggi ho alzato di nuovo il livello. Avevo un piano di gioco in testa e sono riuscito a metterlo in pratica. Dopo 3 mesi arrivare a Roma e fare semifinale è davvero un ottimo ottimo ottimo torneo". Guai però a farsi travolgere dall'entusiasmo, con l'imperativo che è quello di non abbassare la guardia, a partire da Paul.