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Un professore 2 si farà? Petraglia su seconda stagione con Simone e Manuel: “Attendiamo risposta Rai”

La seconda stagione di Un professore si farà? Fanpage.it lo ha chiesto a Sandro Petraglia, che ha curato il soggetto e la sceneggiatura della fiction con Alessandro Gassmann, Nicolas Maupas e Damiano Gavino. Lo sceneggiatore ha parlato dell’ipotesi che si faccia Un professore 2 e ha anche chiarito perché la scena di sesso tra Simone e Manuel è stata condensata in un bacio fugace.
A cura di Daniela Seclì
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Il finale della prima stagione di Un professore va in onda giovedì 16 dicembre. La fiction con Alessandro Gassmann, Nicolas Maupas, Damiano Gavino e Claudia Pandolfi è stata amatissima dal pubblico. Alla luce del grande successo negli ascolti, Un professore 2 si farà? Ci saranno nuove puntate? Fanpage.it ha appreso da fonti vicine alla casa di produzione Banijay Studios Italy, che sia la produzione, che gli attori e tutti gli addetti ai lavori si augurano che la Rai confermi la seconda stagione. Sarebbero entusiasti di tornare sul set.

Abbiamo intervistato Sandro Petraglia, che si è occupato del soggetto e della sceneggiatura della serie. Petraglia ha parlato dell'eventualità che si faccia la seconda stagione e di come potrebbe evolversi la trama. Inoltre, ha spiegato perché la scena di sesso tra Manuel e Simone è stata condensata in un bacio fugace, a differenza di quanto avviene tra i protagonisti della serie Merlì, su cui si basa la fiction Un professore.

Petraglia, veniamo subito al sodo, la seconda stagione di Un professore si farà?

Siamo in attesa di una comunicazione ufficiale della Rai, che ci dica se andare avanti. Questa risposta ancora non l'abbiamo avuta, quindi non stiamo ancora scrivendo. Quando fai una fiction del genere, ti vengono in mente tante idee. Ti capita di dire: "Questa cosa semmai la faremo nella seconda stagione". Per cui non partiremmo proprio da zero. Però, aspettiamo che la Rai ci dica: "Sì, si fa".

Quindi hai già delle idee sulla trama di Un professore 2?

Sì, ma in questo momento non ti posso dire niente (ride, ndr).

Nicolas Maupas e Damiano Gavino hanno dichiarato a Fanpage.it che sarebbero felici di registrare nuove puntate.

Sì, sono tutti molto contenti. Probabilmente nella seconda stagione, potremmo perdere le storie ormai chiuse. Bisognerà rinnovare i personaggi della classe. Faremo delle valutazioni. Siccome è un cast con molti personaggi, è impegnativo per noi pensare delle linee narrative ulteriori.

Immagino non si corra il rischio di perdere Simone o Manuel.

No, non credo. I loro personaggi hanno ancora tanto da raccontare. Io parlo di personaggi minori.

Perché la scena di sesso tra Simone e Manuel è condensata in un bacio fugace

Il bacio tra Manuel e Simone e la scena di sesso accennata
Il bacio tra Manuel e Simone e la scena di sesso accennata

Per Un professore, vi siete basati sulla serie Merlì, poi avete preso un'altra direzione. Avete evitato la scena di sesso tra Manuel e Simone, presente nella serie originale. In molti l'attendevano per lanciare un messaggio forte, frantumare i pregiudizi di cui la comunità LGBT spesso è vittima, dimostrare che le dinamiche dei sentimenti sono sempre le stesse. Perché avete deciso di evitare?

Le scene di sesso sono sempre complicate. I registi non le amano, gli attori non professionisti a volte si sentono a disagio e spesso non vengono bene. Abbiamo pensato che bastasse suggerire quella scena. Poi, sai, i livelli attraverso i quali questo suggerimento deve venir fuori dipendono anche dalla sensibilità del regista. Non abbiamo fatto un'omissione. A un certo punto i due ragazzi hanno uno scambio sessuale. Semplicemente, come accade tante altre volte, la cosa è stata solo suggerita.

La scena di cui parli (andata in onda nella penultima puntata) è quella in cui c'è un bacio fugace, poi vediamo Manuel con la manica della giacca sfilata.

Sì, quella lì. Nella sceneggiatura c'era scritto che Manuel e Simone facevano sesso, dopodiché certe volte ci si ferma quando iniziano a spogliarsi. Nella sceneggiatura l'abbiamo indicata perché era fondamentale anche per la relazione tra i due ragazzi, dopo infatti Simone continua a dire: "Vorrei parlare di quello che è successo" e Manuel evita l'argomento. Abbiamo raccontato la confusione di Simone sulla sua sessualità, un bacio e quello che segue in quella notte etilica in cui Manuel si lascia andare. Credo bastasse suggerire quella scena.

Capisco, però forse avrebbe aiutato a spezzare quello che per certi versi in televisione è ancora un tabù.

In generale, la serie non si è data questo obiettivo. E anche le scene di sesso etero, sono state trattate allo stesso modo. Se noti, ci sono due o tre scene in cui i ragazzi sono a letto e non si vede praticamente niente. In una, ad esempio, c'è Luna che ha fatto l'amore con Angelo e si capisce che hanno fatto l'amore solo perché stanno lì, nel letto. È una fiction abbastanza riservata in questo senso. Bisogna anche essere realistici quando si va in onda su un canale generalista in prima serata. Quello che, invece, ci premeva raccontare è una cosa molto frequente tra i giovani omosessuali: innamorarsi di qualcuno che omosessuale non è. Questo dà grandi sofferenze, ci sembrava un tema ricco e nobile da affrontare.

Alessandro Gassmann interpreta Dante Balestra nella serie tv Un professore
Alessandro Gassmann interpreta Dante Balestra nella serie tv Un professore

Nella fiction hai affrontato il tema della scuola, che ti è molto caro.

Sì, ho scritto tante cose sulla scuola: da quella difficile di Mery per sempre a quella di Don Milani. È uno snodo fondamentale della nostra società, fatta di contraddizioni, di cose belle e brutte. Quando ho avuto la proposta per la fiction Un professore, non ho avuto dubbi. Sono stato uno studente con fortune alterne. Ho vissuto situazioni disastrose e situazioni ottimali. Ci sono stati professori che mi facevano venire voglia di scappare dalla scuola e professori che me l'hanno fatta amare. Quindi mi sentivo pronto sia sul piano personale che su quello più generale. Sono un osservatore, vedo cosa succede in questa società, i disastri nella scuola, i professori sottopagati e le tante cose che mancano.

C'è qualcosa della tua esperienza personale, nel personaggio del professore Dante Balestra?

Io non ho avuto un professore così, un po' ce lo siamo inventato. Però ricordo la netta distinzione tra i professori che ti facevano detestare la materia e altri che ti appassionavano. Con Dante Balestra ho voluto portare in scena un professore che combatte la monocultura di Internet e la sensazione che in fondo serva a poco studiare perché con un click trovi ogni informazione. Dante è un uomo moderno, sa che Internet è necessario, fondamentale, ma combatte il fatto che sia una monocultura ricorrendo ad altre forme di cultura. Porta gli allievi ad ammirare la bellezza della città, li porta in un museo, parla di teatro, letteratura, cinema. Li fa appassionare alla conoscenza, al sapere, al fatto che è bello sapere le cose, è bello studiare.

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