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Netflix ha registrato un calo di 3.6 milioni di abbonati nei primi tre mesi del 2022

La piattaforma dalla “enne” rossa ha perso quasi 4 milioni di abbonati nei primi tre mesi del 2022. Il 13% dei sottoscrittori erano fedelissimi e abbonati da tre anni.
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Si parla ormai da fine aprile, dopo la pubblicazione della trimestrale, di crisi di Netflix. Ora arrivano i numeri: la piattaforma dalla "enne" rossa ha perso quasi 4 milioni di abbonati nei primi tre mesi del 2022. Per la precisione sono 3.6 milioni, gli abbonati (tra questi, alcuni fedelissimi) che hanno detto stop al servizio di contenuti on demand. La stima è destinata ad aumentare per il prossimo trimestre: Netflix potrebbe perdere altri 2 milioni di abbonati entro fine giugno. Il mercato di riferimento, ovviamente, è quello internazionale.

La fuga degli abbonati

A fuggire da Netflix sarebbero gli abbonati più fedeli. Il 13% degli abbonati che ha cancellato l'abbonamento nell'ultimo trimestre, infatti, era abbonato da più di tre anni. È una percentuale che è cresciuta del 3% rispetto allo scorso anno, addirittura del 7% rispetto a due anni fa. Gli abbonati da meno di un anno, invece, rappresentano il 60% dei 3.6 milioni complessivi.

La crescita delle altre piattaforme

Se Netflix piange, il sistema delle piattaforme, invece, ride. Perché tutti i servizi sono cresciuti del 4% rispetto al precedente trimestre e del 24.7% rispetto all'anno precedente. Negli Stati Uniti, la crescita è guidata dai nuovi attori: Paramount+ e Peacock, soprattutto. Gli abbonati, come dimostrano i numeri, starebbero rimbalzando da una piattaforma all'altra. Disney+ è in cima alle piattaforme che godono di nuove iscrizioni nell'ultimo trimestre. Si può sostenere che gli abbonati in fuga da Netflix sono gli stessi che hanno sottoscritto abbonamenti presso le nuove piattaforme, approfittando di offerte lancio e prezzi promo. Intanto, Netflix risponde con i contenuti: sta arrivando la quarta stagione di Stranger Things, divisa in due parti, e nel mese di luglio arriverà l'ultima parte di Better Call Saul, che conclude il celebre spin-off di Breaking Bad.

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