Striscia la notizia in prima serata, l’ipotesi per garantire un futuro a Ricci dopo il boom di Scotti

E se “Striscia la notizia” si trasformasse in un appuntamento di prima serata? La domanda nasconde una supposizione, ma allo stesso tempo un’idea concreta che si sta diffondendo nei corridoi di Mediaset. Nulla di ufficiale e deciso – va precisato – però di fronte alle varie ipotesi circolate in questi mesi, questa pare la più sensata e razionale.
Il successo clamoroso di Ruota della Fortuna
C’è chi ha immaginato il tg satirico in onda solo nei fine settimana, chi ha previsto un cambio di orario, chi ha addirittura auspicato un trasloco su Italia 1 sulla scia della soluzione adottata in estate per “Paperissima Sprint”. Nessuno, tuttavia, si era mai spinto oltre, valutando una veste tutta nuova per la creatura di Antonio Ricci.
La riflessione collettiva, pronunciata rigorosamente sottovoce, è sempre e solo una: con un “Ruota della Fortuna” arrivata a sfiorare i 5 milioni di spettatori e il 25% di share, come si può pensare anche solo minimamente di tornare al passato? Sì perché a preoccupare di una eventuale riapparizione di “Striscia” è l’impatto che questa avrebbe sull’access, con il rischio concreto di ridimezzare l’ascolto. Uno scenario che danneggerebbe Canale 5 e la stessa “Striscia”, che pagherebbe così pure lo scotto dell’umiliazione, figlia di un impietoso confronto diretto.
Uno Striscia in stile Iene?
Ecco allora che il rientro di “Striscia” potrebbe avvenire sotto altre sembianze, con un abito da sera e un annesso restyling. La suggestione, pertanto, sarebbe quella di un programma in stile “Iene”, che alternerebbe momenti in studio a servizi leggeri e d’inchiesta, che ovviamente subirebbero ritocchi sul fronte del confezionamento e della durata.
Tre, quattro, cinque puntate, magari in un prime time protetto e non troppo competitivo, con un traino stavolta sì potente, che potrebbe assicurare a “Striscia” dei numeri soddisfacenti o perlomeno sufficienti. D’altronde, Canale 5 ha spesso considerato positivi responsi del 14-15%.
Per arrivare a ciò – e qui subentra il pensiero di chi scrive – la trasmissione avrebbe comunque bisogno di un aggiornamento. Innanzitutto, andrebbe scongiurato il ragionamento automatico di una “Striscia” in versione post Tg5 semplicemente allungata e annacquata da rubriche e ‘pasticcini’. Al contrario, occorrerebbe asciugare e affidarsi all’essenziale, puntando su alcuni punti fermi, attorno ai quali effettuare la ‘restaurazione’.
L'ultima volta di Ricci in prima serata
L’ultima volta di Ricci in prima serata risale ormai al 2014, quando Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu vennero messi al timone di “Giass”. Il fallimento fu totale e a alla base ci fu proprio l’incapacità di concepire un progetto al passo coi tempi. “Striscia” eviti il medesimo errore e, chissà, potrebbe anche rigenerarsi…