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Stop a Ore 14 per lo sciopero, Milo Infante: “Eravamo pronti, ma non potremo andare in onda”

Il giornalista e conduttore del programma di Rai2 spiega sui social le ragioni dello stop improvviso alla trasmissione: “Speriamo almeno che chi l’ha indetto ottenga il risultato sperato. Per il momento l’unico risultato è un danno a Ore 14 e ai suoi telespettatori“.
A cura di Andrea Parrella
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Ancora uno stop per Milo Infante e Ore 14. Il programma del primo pomeriggio di Rai 2 si è fermato a causa dello sciopero, con la puntata di oggi, venerdì 24 novembre, che non è andata in onda proprio a causa dello stop di alcuni lavoratori che sta provocando disagi alla programmazione delle reti del servizio pubblico.

Il disappunto di Milo Infante

Al posto del programma di Milo Infante è andato in onda un film, ma il presentatore ha voluta dare l'annuncio attraverso un video pubblicato sui social, non nascondendo il suo disappunto. Queste le sue parole:

Cari amici di Ore 14, questo è l’effetto che fa uno studio televisivo vuoto. Noi siamo pronti, gli inviati sono pronti, gli autori hanno scritto i pezzi, persino gli ospiti stavano per arrivare. Abbiamo fermato tutto perché Milano oggi è in sciopero e quindi noi non potremo andare in onda.

Milo Infante quindi precisa: “noi ci inchiniamo di fronte a questo diritto", ma aggiunge anche che “forse era anche un po’ nostro diritto e dovere di informarvi, di quello che sta accadendo, e a noi questo dispiace di non poterlo fare”. Infante quindi non nasconde il suo malcontento e, rinnovando l'appuntamento con il pubblico per lunedì prossimo, dice:

Noi eravamo pronti ma non c’è stato niente da fare. C’è uno sciopero. Speriamo almeno che chi l’ha indetto ottenga il risultato sperato. Per il momento l’unico risultato è un danno a Ore 14 e ai suoi telespettatori“.

Il comunicato dei sindacati, perché si sciopera

Lo stop ad alcuni programmi Rai nella giornata del 24 novembre è dovuto a una mobilitazione sindacale che a Milano, così come nel resto del Nord, ha portato a uno sciopero di tutti i lavoratori del settore privato, dai commercianti ai metalmeccanici, dai dipendenti della grande distribuzione agli autotrasportatori. In queste ore UsigRai, il sindacato dei giornalisti dell'azienda, ha contestato la mancata informazione da parte dell'azienda in merito alla motivazione dello stop ad alcuni programmi:

“La Rai ha scelto di non segnalare ai telespettatori che la mancata messa in onda oggi di alcuni programmi di informazione è dovuta all'adesione di lavoratrici e lavoratori allo sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali. La Rai è un'azienda di servizio pubblico e riteniamo abbia il dovere di far sapere agli utenti le ragioni della mancata programmazione dell'informazione o di una rubrica giornalistica a causa di uno sciopero. Il sindacato dei giornalisti della Rai chiede all'azienda di informare puntualmente gli utenti, su eventuali altri programmi o tg che non dovessero andare in onda nel corso della giornata a causa dello sciopero”.

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