video suggerito
video suggerito

Rai in subbuglio dopo il caso Monica Maggioni: “Il piano news una nave alla deriva”

Con le sue dimissioni, Monica Maggioni ha lasciato una poltrona vacante alla Direzione dell’Offerta Informativa, sollevando non poche questioni da parte dei sindacati che chiedono alla Rai risolutezza: “Si deve fare chiarezza sul destino del Piano News” scrivono in una nota.
A cura di Ilaria Costabile
143 CONDIVISIONI
Immagine

Settembre è ormai alle porte e anche in Rai si scalpita affinché certe questioni, ormai lasciate in sospeso, trovino una definizione. Dopo la presentazione dei Palinsesti tenutasi lo scorso luglio e le ultime notizie tra nomine e cambiamenti sul piano dirigenziale dell'azienda, da parte dei sindacati si avverte la necessità di fare chiarezza e di porre un limite all'ingerenza della politica nel sistema audiovisivo italiano che, per come stanno le cose attualmente, va in piena controtendenza con quanto richiesto dall'European Media Freedom Act. Il nodo principale, ad ogni modo, riguarda l'informazione e con le dimissioni di Monica Maggioni, c'è uno spazio vuoto e ingombrante che dovrà essere occupato alla Direzione dell'Offerta Informativa.

Le istanze dell'Usigrai

La richiesta affinché la Rai si desti dalle ferie e da un periodo di silenzio prolungato, arriva dal sindacato Usigrai che, di fatto, contesta la precarietà del futuro dell'azienda, soprattutto dal punto di vista politico. In più occasioni questa immobilità è stata criticata da Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza che ha denunciato questo stato di immobilità: "La destra ci blocca, è antidemocratico". Da qui, parte la lettera da parte del sindacato che chiede risposte:

Il Silenzio della commissione di Vigilanza, paralizzata da più di un anno e incapace di svolgere il ruolo affidatole dal Parlamento, con una  Rai lasciata senza controllo, senza indirizzo e senza Presidente.

Punto cruciale della contestazione Usigrai è l'ingerenza della politica, non solo nella gestione delle nomine ai vertici dell'azienda, che contribuiscono a creare una maggioranza che, volente o nolente, acquisisce un peso significativo nel destino dell'azienda, scontrandosi con le richieste del Regolamento Europeo sulla libertà dei media, per consentire il pluralismo, e in vigore dall'8 agosto:

Il Silenzio della politica, che dopo aver lanciato il sasso nello stagno con diverse proposte di riforma per la nomina dei vertici, non trova il coraggio di affrontare il vero tema della questione: sottrarre l’azienda del Servizio Pubblico all’influenza dei partiti, di tutti i partiti, e consentirle di adempiere agli obblighi imposti dall’European Media Freedom Act. Va invece in direzione opposta la proposta di riforma della Rai dell’attuale maggioranza di Governo, che punta a legare il destino dell’azienda alla maggioranza semplice del Parlamento, vincolando ancor di più la Rai ai partiti al governo e svilendo – tra gli altri – il ruolo delle opposizioni, delle regioni.

Il posto vacante alla Direzione dell'Offerta Informativa

Altra questione da dover affrontare è quella che riguarda l'informazione. Al momento, infatti, il posto lasciato vacante da Monica Maggioni, alla Direzione dell'Offerta Informativa, è ancora vuoto. La giornalista, infatti, con le sue dimissioni non solo ha rinunciato al posto da dipendente dell'azienda, ma ha di fatto abbandonato il ruolo dirigenziale che ricopriva dal 2023:

Il Silenzio della stessa azienda che deve far chiarezza sul destino del Piano delle News: un progetto che sembra sempre più una nave alla deriva, persa nel porto delle nebbie, senza alcun approdo certo e al momento anche senza guida, senza una nuova Direzione per l’Offerta Informativa.

143 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views