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Quando Pippo Baudo litigò in diretta Tv per difendere Alina, la giovane 12enne in gara a Sanremo

Una delle vicende più singolari della carriera di Baudo, il litigio in diretta con la psicoterapeuta Maria Rita Parsi che protestava per la presenza dei bambini in Tv e in particolare per la partecipazione a Sanremo della giovanissima Alina Deidda: “Se lei vuole alzarsi e se ne va non me ne frega niente”.
A cura di Andrea Parrella
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Pippo Baudo in diretta ha sempre difeso le sue scelte e le sue posizioni, anche davanti alle critiche più dure e circostanziate. In queste ore di lutto e celebrazione del conduttore, nel flusso incontenibile di immagini varie di 65 anni di televisione, ne spicca una legata al 2004, durante la trasmissione Novecento, quando Baudo litigò con la sociologa Maria Rita Parsi, che accusava il suo modo di fare spettacolo e, in particolare, la scelta fatta per il Sanremo di quell'anno, dove aveva portato in gara tra le Nuove Proposte Alina Deidda, che è ad oggi la più giovane concorrente della storia del Festival, avendo partecipato quando aveva solo 12 anni.

La reazione di Baudo all'intervento di Maria Rita Parsi

In quell'occasione il dibattito era legato proprio all'opportunità di quella partecipazione, che agitò il dibattito durante la settimana sanremese, portando a enormi polemiche. In quella circostanza la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, che in modo più che deciso interveniva in collegamento criticando aspramente la scelta: "I bambini hanno bisogno di passaggi emotivi, hanno bisogno di tempo e molto spesso la società dello spettacolo non li fa crescere, li consuma. E stasera mi pare che abbiamo consumato".

A quel punto Baudo la interrompe altrettanto bruscamente: "Secondo me no, sono in disaccordo con quello che dice, se lei vuole alzarsi e se ne va non me ne frega niente perché stata maleducata nel suo intervento". immediata la reazione di Parsi che abbandona il collegamento e Baudo che la saluta: "Buonasera, è stato un piacere non rivederla". Per poi chiedersi: "Ma che modo è? Un'intellettuale che si esprime così, ma vada via. Con queste dichiarazioni si creano un sacco di complessi nei bambini. Pensiamo a Mozart, bisogna innanzitutto capire se abbiano le capacità per cantare, poi spetta ai genitori la decisione, ma non si può apoditticamente sentenziare. Ma che modo è questo? Io credo sia antidemocratico e incivile".

La carriera di Alina dopo Sanremo

Quello di Alina si è poi rivelato un fenomeno effimero, visto che la sua carriera artistica non ha avuto una traiettoria particolarmente felice e negli anni successivi non è stato dato seguito al progetto discografico.

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