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Lo show di Ivan Urgant non torna in tv, sul Primo Canale Russo non c’è traccia del programma

Lo show di Ivan Urgant, il conduttore russo diventato famoso anche in Italia per i suoi programmi come “Ciao2021”, non compare più nel palinsesto del Primo Canale. Quelle che erano solo indiscrezioni si sono confermate realtà e, infatti, non c’è traccia dello show dopo le manifestazioni di dissenso alla guerra.
A cura di Ilaria Costabile
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Sarebbe dovuto tornare il 28 febbraio in onda, ma di Evening Urgant, il programma condotto dallo showman russo Ivan Urgant e di cui in Italia sono arrivate gli spezzoni di Ciao2020 e Ciao2021, non c'è traccia. È ormai passata più di una settimana, ma quelle che sembravano solo indiscrezioni, sono poi state confermate dai fatti. Il conduttore aveva espresso il suo dissenso nei confronti della guerra e, infatti, su Instagram aveva dichiarato apertamente di essere contrario all'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo e, quindi, le conseguenze sono state piuttosto immediate.

Evening Urgant cancellato dal palinsesto

Secondo la programmazione del Primo Canale, questo il nome della principale emittente russa, lo show che è tra i più amati del palinsesto, sarebbe dovuto tornare in prima serata il 28 febbraio, dopo una sospensione di qualche giorno, dal 24 febbraio in poi. L'ultimo tweet sull'account ufficiale del programma, risalente al giorno dopo l'ultima messa in onda, mirava a tranquillizzare i telespettatori, dicendo loro che ben presto avrebbero potuto riaccogliere i loro beniamini. Al momento, però, dello show non c'è traccia ed è improbabile che possa tornare in tv, dal momento che i palinsesti sono stati modificati in misura tale da trasmettere comunque format di successo tra cooking show, documentari, concerti, film di guerra, ma come è evidente l'informazione è passata decisamente in secondo piano.

La censura in Russia

Non è un mistero che la propaganda russa miri a limitare la diffusione di informazioni in merito a quanto sta accadendo in Ucraina, quindi ciò che emerge è un racconto disarticolato in cui mancano riferimenti reali a ciò che accade quotidianamente e quanto viene raccontato risponde a delle chiare esigenze politiche di Putin. Se si considera che i manifestanti contro la guerra sono stati arrestati a migliaia, non stupisce che il conduttore di una trasmissione così seguita possa essere stato allontanato dalla tv, la paura che possano trapelare informazioni diverse da quelle già diffuse è decisamente troppo grande.

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