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Leo Gassmann: “Mai sentito il confronto con la mia famiglia. Quando sarò pronto farò un progetto con mio padre”

Nella puntata di Ciao Maschio di sabato 3 maggio, è stato ospite Leo Gassmann che ha parlato della sua carriera e del confronto con la sua famiglia che, finora, non ha mai percepito come un peso.
A cura di Ilaria Costabile
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Leo Gassmann è uno degli ospiti di Ciao Maschio!, il programma in seconda serata su Rai1, in onda sabato 3 maggio e condotto da Nunzia De Girolamo. Il cantante, ma anche attore, è appena apparso sul palco del Concertone del Primo Maggio e nella chiacchierata con la conduttrice ha parlato della sua carriera ancora in via di definizione, della sua famiglia, il cui nome è piuttosto ingombrante, ma che non è mai stato un peso: "In casa mia non c'è mai stata rivalità, ma di lavoro non parliamo" racconta infatti il cantautore.

Leo Gassmann e il confronto con la sua famiglia

Il lavoro, quindi, non è il principale argomento di conversazione in casa Gassmann: "Parliamo di cose molto diverse, parliamo di vita, parliamo di politica, di passioni, di ricordi". Con un nome dai trascorsi importanti come quello del nonno Vittorio e del padre Alessandro, Leo Gassmann dice di non aver mai sentito davvero il timore di un confronto:

No, non ne ho mai avuto paura, anche perché credo che il confronto sia necessario, ognuno di noi si deve confrontare con il proprio passato. Io stimo la mia famiglia per quello che ha fatto e per quello che sta facendo ancora oggi, però quello che secondo me ognuno di noi deve capire è che noi siamo individui singoli, arriviamo su questo mondo con le nostre gambe e ce ne andremo con le nostre gambe. E credo che sia un diritto di tutti inseguire quello che più ci rende felici

L'ambizione e l'idea di lavorare un giorno con il padre

Il giovane artista dichiara di essere ambizioso "nel senso che quando non vinco o quando comunque le cose non vanno come avrei voluto, come avrei sperato, ci soffro tanto", ma ritiene si tratti di un retaggio infantile: "È un'ambizione dell'io bambino, non è un'ambizione legata al concetto di famiglia. Noi, ripeto, in casa non parliamo mai di lavoro". E a proposito di progetti, all'idea di poter lavorare un giorno sul set con il padre Alessandro, ancora non ci pensa e all'ipotesi che questa cosa prima o poi possa accadere aggiunge:

Dipende dalla storia, nel senso che anche papà penserebbe la stessa cosa. Però sicuramente condividere qualcosa con i miei genitori sarebbe una cosa bellissima. Il bello dell'arte è proprio questo, che può rendere immortale un momento, quindi quando sarò pronto, quando ci sarà l'occasione, perché no?

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