La Rai limita Ranucci dopo il caso Report, il conduttore: “Hanno deciso di togliermi la responsabilità della firma”

Continua la disputa tra Rai e Sigfrido Ranucci. Dopo i tagli a Report, di cui è autore e conduttore, e il botta e risposta su un provvedimento disciplinare reso noto dal giornalista ma smentito dall'azienda, adesso sarebbe arrivato un ridimensionamento delle sue competenze inerenti al programma. A riferirlo è lui stesso sui suoi canali social: "Dopo circa 10 anni, la Rai ha deciso, per motivi noti, di togliermi la responsabilità della firma per quello che riguarda presenze, contratti, trasferte, acquisti, questioni legali penali civili e rapporti con autority".
Sigfrido Ranucci: "La Rai mi ha tolto la reponsabilità della firma"
Il nuovo responsabile della struttura, adesso, sarà Luigi Pompili. A riferirlo è Ranucci stesso attraverso un post condiviso sul suo profilo Facebook: "Un collega in gamba e appassionato di Report che segue da sempre", le parole. Poi, il ringraziamento al suo team di lavoro "per la lealtà, la professionalità, la passione e la fedeltà che mi ha dimostrato garantendo qualità e virtuosismo nel rispettare il denaro pubblico, incarnando lo spirito del servizio pubblico".
Il conduttore fa anche una menzione speciale a Paola Bisogni, prima produttore esecutivo prima e poi capo progetto di Report: "Ha mostrato grandissima professionalità nel portare sulle sue spalle la struttura in modo inappuntabile. Una professionalità che ci ha consentito di superare indenni ben due audit interni in 11 mesi". Dal punto editoriale, promette Ranucci, "continueremo a fare il nostro lavoro come solo noi riusciamo a fare: con coraggio, indipendenza e competenza".
La disputa con la Rai e i tagli a Report
Che i rapporti tra la Rai e il conduttore di Report non fossero idilliaci lo si era intuito già mesi fa, quando ai palinsesti Rai il programma, al centro del dibattito nei giorni che avevano preceduto la presentazione per le voci di un taglio di quattro puntate, era stato oggetto di diverse domande da parte della stampa. A Fanpage, Ranucci aveva confermato quelle voci, confessando di essere "abituato a direttori che considerano Report un valore, non un prezzo e che non avrebbero mai consentito un ridimensionamento". Poi, il botta e risposta su un provvedimento disciplinare a lui rivolto dopo la sua partecipazione a Otto e mezzo su La7. L'azienda aveva smentito categoricamente, precisando in una nota ufficiale che gli fossero "state semplicemente ricordate le vigenti regole aziendali in materia di rapporti con gli organi d’informazione e quelle più specifiche che riguardano i giornalisti".