Katia Ricciarelli a Verissimo domenica 14 settembre: le importanti rivelazioni dopo la morte di Pippo Baudo

Fanpage.it ha appreso che Katia Ricciarelli sarà tra gli ospiti della puntata di Verissimo in onda domenica 14 settembre, nel primo appuntamento domenicale del programma tornato in onda dopo la lunga pausa estiva. Silvia Toffanin ospiterà nel suo studio la celebre cantante che, per la prima volta in tv, darà voce all’amarezza per non essere stata coinvolta negli ultimi mesi di vita del conduttore televisivo che per anni è stato il suo compagno.
All’indomani della notizia della morte, Ricciarelli aveva già espresso profondo rammarico per aver appreso della scomparsa dalla stampa. Aveva accusato le persone rimaste accanto a Baudo fino alla fine di non averla coinvolta, impedendole di fatto di stargli vicino negli ultimi momenti della sua vita. Proprio a quelle accuse la cantante darà seguito, raccontando per la prima volta la sua versione dei fatti.
Katia Ricciarelli non ha partecipato ai funerali di Pippo Baudo
Ricciarelli non ha preso parte ai funerali di Baudo celebrati a Militello Val di Catania. Nonostante il lungo matrimonio durato 18 anni, dal 1986 al 2004, la cantante lirica aveva preferito limitarsi a partecipare alla camera ardente allestita a Roma per dare all’ex marito il suo ultimo saluto. Per spiegare la sua assenza, Katia aveva reso noto di stare affrontando problemi di salute derivati da una brutta caduta che le aveva incrinato una costola. In tali condizioni, l’artista non si è sentita di affrontare il viaggio fino in Sicilia per partecipare ai funerali.
Alla camera ardente l’abbraccio con Tiziana, figlia di Pippo Baudo

Il rammarico per non essere stata avvisata della morte di Baudo prima che la notizia filtrasse alla stampa fu mitigato dall’abbraccio con Tiziana, figlia del conduttore. Le due donne, entrambe commosse, si sono strette davanti alla bara durante la camera ardente a Roma.
L’intervista a Verissimo sarà per Katia l’occasione di salutare pubblicamente l’uomo che per anni è stato il suo compagno e di approfondire i rapporti con alcuni tra coloro che, fino alla fine, gli erano rimasti accanto: persone che Ricciarelli aveva già definito “inaffidabili”.