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Il condirettore del TgR Rai ironizza su Carlo Calenda, il direttore gli impone scuse immediate

In un post su Facebook il giornalista aveva fatto ironia sul nonno di Calenda, il regista Luigi Comencini. Il leader di Azione ha risposto: “Lasciate stare i nonni etc. Ognuno è responsabile per se stesso”.
A cura di Andrea Parrella
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La campagna elettorale che che porterà al voto del 25 settembre si arricchisce di un'altra polemica tra un esponente politico e un rappresentante della categoria giornalistica. Alessandro Casarin, direttore della Tgr, è infatti intervenuto per redarguire il condirettore Carlo Fontana, colpevole di aver pubblicato un post su Facebook in cui ha ironizzato sul leader di Azione Carlo Calenda facendo riferimento al nonno, il regista Luigi Comencini, ricevendo risposta dallo stesso Calenda.

L'attacco ironico e la risposta di Calenda

Legandosi alla vicenda della fine anticipata del patto elettorale con il Partito Democratico, Fontana ha ironizzato così su Calenda: "Indovinello: come si chiamava il famoso regista nonno di Carlo Calenda? Luigi Comencini. Che sceneggiato diresse per la Tv? ‘Le Avventure di Pinoccohio'. Ecco: tutto torna." Parole alle quali Calenda ha risposto a poche ore di distanza commentando così via Twitter: "Una cortesia, so che questo posto è diventato un immondezzaio, so che ci sono persone legittimamente arrabbiate per la scelta fatta. Lasciate stare i nonni etc. Ognuno è responsabile per se stesso. Buon divertimento".

La reazione di UsigRai

In seguito al botta-risposta c'è stato l'immediato richiamo del direttore del Tg Regione Casarin, che dopo aver chiamato il collega, ha preso atto della parole di scuse scritte nella lettera inviata all’Azienda, invitandolo a un “comportamento di equilibrio e sobrietà”. Sulla questione è intervenuto anche il sindacato aziendale di categoria, ovvero l’Usigrai, ha preso nuovamente posizione, invitando con una nota a mantenere “un comportamento consono, equidistante, rispettoso dei cittadini”:

Ancora un intervento pubblico di natura politica da parte di un giornalista dirigente Rai.Questa volta il post sui social del Condirettore della tgr contro un leader di partito.Non è tollerabile che chi lavora nel servizio pubblico utilizzi social, dibattiti pubblici o qualsiasi altro mezzo per colpire o al contrario spalleggiare questo o quel politico.I giornalisti Rai, a maggior ragione se dirigenti, devono tenere un comportamento consono, equidistante, rispettoso dei cittadini.

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