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Grande Fratello 2023/2024

Grande Fratello, la realtà irrompe nella casa: “Concorrenti informati della guerra tra Hamas e Israele”

Poche ore prima dell’undicesima puntata del Grande Fratello, in onda lunedì 16 ottobre, i concorrenti sono stati informati sulla drammatica situazione in Medio Oriente.
A cura di Daniela Seclì
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I concorrenti del Grande Fratello vivono in una condizione di isolamento. Dunque, non sapevano ancora nulla della guerra tra Israele e Hamas che sta causando morti e devastazione. In queste ore, la produzione ha deciso di informare i gieffini. La scelta di metterli al corrente di quanto sta accadendo è stata riportata anche sui profili ufficiali del programma condotto da Alfonso Signorini.

I concorrenti del Grande Fratello informati della guerra in Medio Oriente

Poche ore prima dell'undicesima puntata del Grande Fratello, prevista per lunedì 16 ottobre, la produzione ha deciso di informare i concorrenti su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Sui profili social del reality condotto da Alfonso Signorini, affiancato da Cesara Buonamici e Rebecca Staffelli, è stato diramato il seguente, breve comunicato:

Grande Fratello ha informato i concorrenti della drammatica situazione in Medio Oriente e del conflitto in atto.

Dunque, i gieffini ora sono a conoscenza di quanto sta accadendo nel mondo e del sanguinoso conflitto tra Hamas e Israele.

Alfonso Signorini parla della guerra tra Hamas e Israele

La scorsa settimana, precisamente nella puntata di lunedì 9 ottobre, Alfonso Signorini aveva dato inizio alla serata rivolgendo un pensiero alle vittime della guerra tra Hamas e Israele:

Siamo qui, facciamo il nostro lavoro, lo facciamo con tanto piacere. Vogliamo regalarvi qualche ora di allegria. Non possiamo fare a meno di ricordare quello che sta succedendo in Israele. Le immagini forti arrivate in questi giorni ci preoccupano, richiamano alla memoria l'11 settembre, il Bataclan, la guerra in Ucraina. Ci sono civili che hanno tutto il diritto di vivere. Vero che la guerra lì dura da 70 anni, ma è altrettanto vero che questa guerra apre un nuovo scenario, i ragazzi che festeggiavano una festa ebraica, oggi non ci sono più o sono stati strappati ai loro affetti. Non possiamo cancellare quelle immagini, le grida, non possiamo cancellarle. Non dobbiamo dimenticare, abbiamo il dovere di ricordare.

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