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Balotelli a Belve: “Chiesi il test di paternità a Raffaella Fico a causa dei suoi errori, negò la gravidanza”

Intervistato da Francesca Fagnani a Belve, Mario Balotelli racconta una visione inedita della gravidanza dell’0ex compagna Raffaella Fico. “Le chiesi il test di paternità perché con me si comportò male”, ha raccontato il calciatore, “Scoprii la gravidanza da una foto ma lei disse che era solo ingrassata”.
A cura di Stefania Rocco
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Nello studio di Belve, di fronte a Francesca Fagnani, Mario Balotelli racconta per la prima volta una versione inedita della gravidanza di Raffaella Fico e dei motivi che, dopo la nascita della piccola Pia, lo spinsero a chiedere il test di paternità. Raffaella, diversi anni fa, raccontò che fu l’ex compagno a cacciarla di casa dopo avere scoperto la gravidanza. Mario, invece, sostiene che fu lei a negare a lungo di stare aspettando un bambino. “Lo rifarei”, ha dichiarato Balotelli nello studio della trasmissione in onda su Rai2 quando Fagnani gli ha chiesto se, tornando indietro, richiederebbe ancora il test di paternità, “Lo rifarei perché Raffaella è un punto fondamentale della mia vita, l’ho amata tantissimo e le voglio bene ancora oggi ma ha sbagliato tanto con me. Che fosse incinta l’ho scoperto prima degli Europei perché mio fratello mi mandò una foto in cui si vedeva la pancia. La chiamai e le chiesi se fosse incinta, e lei mi rispose di no. Fece perfino una battuta sul fatto che fosse ingrassata. La storia della gravidanza venne fuori molto dopo e siccome erano mesi che non ci vedevamo, le chiesi il test. Che cosa potevo fare di diverso?”.

Il trauma dell’infanzia e l’amore di Balotelli per la madre

A emergere con costanza durante tutta l’intervista a Balotelli è il forte sentimento che lo lega alla famiglia che, quando era ancora solo un bambino, decise di adottarlo. Alla madre, in particolare, Mario confida di essere legatissimo. “Ha fatto per me cose incredibili”, ha ammesso, Forte anche il legame con il padre adottivo Francesco, scomparso nel 2015. “Ho pianto quando se ne è andato mio padre e forse un’altra volta. Mi piacerebbe piangere di più ma a volte non riesco perché le lacrime si trasformano troppo velocemente in rabbia. Piango per dolore”, ha raccontato il calciatore. A sorpresa, inoltre, SuperMario ha raccontato una paura inedita: “Ho paura degli spiriti. È una cosa africana. Sapendo che ci sono determinate presenze, non scherzo su queste cose. Mi è capitato di avvertirle queste presenze e ho cambiato casa. Era una casa in cui abitavo. Succedevano dei fatti strani ma non voglio dire niente. Una sola cosa? Si accendevano le luci da sole”.

L’amore con Francesca Monti: “È un momento difficile”

Balotelli ha ammesso di essere innamorato e di avere amato moltissimo nell’arco della sua vita, trasgressioni a parte. La donna che ha amato di più, confida, sarebbe l’attuale fidanzata Francesca Monti. “Ma è un momento difficile”, ammette, “Anche se spero si risolva”. Con gli anni e grazie a un lungo percorso di psicoterapia, Balotelli ha ammesso di essere cambiato: “Ho imparato a conoscere me stesso, ho fatto un percorso e adesso so perché provo rabbia o tristezza quindi riesco a evitare di fare casini”. A spingerlo a conoscersi meglio attraverso la terapia è stata la lunga battaglia contro la depressione: “Dopo Marsiglia non volevo più stare in mezzo alla gente, mi ero isolato. Per me è strano perché ho una cerchia di persone intorno a me che è piccola ma presente. Ma mi stavo negando anche quella. Ho cominciato un percorso terapeutico che ho finito l’anno scorso. Oggi so che sarebbe stato meglio se avessi iniziato prima la terapia.Ho capito che ci sono situazioni in cui ho esagerato a causa di una serie di traumi legati al mio passato”. Traumi, come accennato in precedenza, legati all’abbandono subito quando era un bambino. Oggi Balotelli è vicino ai suoi genitori biologici ma a lungo ha pensato che la sua famiglia avesse deciso di riavvicinarsi a lui solo dopo la sua popolarità: “In passato ho pensato che volessero recuperare perché ero popolare. Se lo penso ancora? Ancora oggi non lo so, penso di no. Sono sicuro che i miei genitori mi vogliono bene come un figlio ma perché si siano svegliati così tardi ancora non lo so”. Un altro passaggio doloroso riguarda la cittadinanza italiana arrivata solo da adulto benché fosse nato e cresciuto in Italia: “Sono nato e cresciuto qua,. Quello che è successo a me con la nazionalità non è la normalità. Ci ho sofferto. Dai 16 ai 18 anni, la nazionale ghanese insisteva che giocassi con loro. Ci ho pensato ma ho voluto aspettare l’Italia perché pensavo fosse giusto così”.

Il razzismo in campo: “Chi mi lanciò le banane, non lo rifarebbe mai più”

In più di un’occasione, soprattutto in campo, Balotelli è diventato destinatario di cori razzisti. In un’occasione, due tifosi avversari gli lanciarono addirittura delle banane. “Penso che quelli che hanno lanciato le banane sicuramente non lo faranno, questo te lo garantisco”, ha sorriso Balotelli, “Perché? Sicuro non lo rifanno. Se gli ho menato? No, non gli ho fatto niente (ride, ndr)”. Infine, un confronto con i grandi del calcio: “Non credo di avere nulla da invidiare a Messi o Ronaldo. Ronaldo ha vinto 5 palloni d’oro perché è stato un professionista dall’inizio alla fine e si massacra di allenamenti. Ha fatto meglio lui, ha più soldi e se lo è meritato. Ho peccato di costanza nella mia carriera ma non credo il mio sia stato un talento sprecato”.

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