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Tommaso Paradiso: “Mai avuto un padre, la famiglia tradizionale non è garanzia di famiglia perfetta”

“All’inizio non sapevo neanche di avere un padre. Sorrido quando sento discorsi sulle figure tradizionali come garanzia di una famiglia perfetta”, racconta Tommaso Paradiso al Corriere. “Per sopperire all’assenza di un uomo, mamma era molto severa. Mi faceva persino terrore, ma lo faceva per proteggermi”.
A cura di Giulia Turco
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Con undici dischi d’oro vinti e trentasei di platino, Tommaso Paradiso è in uscita con un nuovo singolo che si intitola ‘Viaggio intorno al sole’. È reduce da una pausa, ma in autunno ripartirà già con il nuovo tour. È un tipo piuttosto solitario, “sinceramente ho difficoltà a relazionarmi con altro che non sia la musica”, racconta in un’intervista al Corriere della Sera. Vive gli strascichi degli attacchi di panico iniziati in adolescenza e un rapporto di assenza col padre che, dice lui, ormai non gli manca più.

Il padre assente, la madre che ha fatto per due

Dell’assenza del padre nella sua vita ne aveva parlato nel corso de L’Intervista, quando nel 2020 era stato ospite di Maurizio Costanzo. Il padre se ne andò quando lui aveva appena sei mesi. “All’inizio non mi accorsi neanche di avere un padre. Per questo sorrido quando ascolto certi discorsi sulla necessità di due figure tradizionali come garanzia di una famiglia perfetta”, è la stoccata che lancia con uno sguardo al dibattito politico, oltre che alla sua storia personale. “Per me, bambino, era quella formata da mia madre e da me, la famiglia giusta. Per sopperire all’assenza di una figura maschile, mamma era molto severa. A volte mi faceva persino terrore, lo faceva per proteggermi, perché poi mi ha sempre ricoperto di cura e di amore e mi ha lasciato libero di fare la mia strada”.

Mio padre? No, non l’ho mai conosciuto. Si è fatto vivo solo una volta, su Instagram, torna a raccontare. “La frase che avevo postato era ‘Ma forse cerco solo un padre. Lui ha scritto ‘Guarda che un padre ce l’hai’.  Non ho mai risposto, non voglio farmi del male, non voglio cercare tormento. Non so cosa lui abbia fatto nella vita e il suo volto l’ho visto solo quella volta, quando sono risalito al suo profilo. Non ho provato emozioni. Lo schermo del cellulare raffredda, mette distanza. E poi ora non ho più paura del vuoto”.

Gli attacchi di panico iniziati da ragazzino

Al Corriere della Sera l’artista racconta di aver sofferto di forti attacchi di panico, in passato, che col tempo ha superato grazie alla terapia. Il primo episodio a 18 anni, al termine della scuola: “È un momento difficile, per i ragazzi. Ci si separa da molte certezze e da quel momento di attesa e di scoperta che è l’adolescenza e ci si sente proiettati in una dimensione sconosciuta, chiamati a fare sul serio”. Ci è voluto parecchio, perché quell’ansia imparasse a gestirla. “Da allora ne ho avuti molti di episodi così e una volta sono anche finito in ospedale. Ora sono quasi spariti e comunque l’analisi mi ha dato gli strumenti per razionalizzarli e dominarli”.

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